Mercoledì scorso nello stabilimento del Muggiano (La Spezia) Fincantieri ha consegnato alla Marina Militare il sommergibile Venuti, primo della seconda serie di battelli tipo U212A, intitolato al capo silurista Pietro Venuti, medaglia d'oro al valor militare alla memoria, che perse la vita eroicamente sul sommergibile Galvani nelle acque del Mare Arabico, il 24 giugno del 1940.
Il nuovo sottomarino è il risultato della consolidata cooperazione bilaterale italo – tedesca, prevista da un accordo governativo fra i ministeri della difesa delle due nazioni, siglato il 22 aprile del 1996, che ha già portato negli anni scorsi alla costruzione di quattro battelli per la marina tedesca e due per quella italiana, il Todaro e lo Scirè che da tempo operano con grande successo, affiancandosi ai quattro battelli della classe Sauro 3^ e 4^ serie (Pelosi, Prini, Longobardo e Gazzana).
Il sommergibile Pietro Venuti come l'unità gemella Romeo Romei varata lo scorso anno a Muggiano e in fase avanzata di allestimento e collaudi, è caratterizzato da soluzioni tecnologiche modernissime, interamente realizzato in materiale amagnetico e impiegando le più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica.
In particolare, i due sommergibili U212 della seconda serie sono equipaggiati con un moderno sistema di comunicazione satellitare SHF, un periscopio “optronico” di ultima generazione e un sistema d’arma basato sul nuovo siluro pesante Black Shark Advanced, di realizzazione completamente italiana, oltre ad essere dotati di un sistema di propulsione silenziosa AIP (Air Indipendent Propulsion), basato sulla tecnologia delle celle a combustibile in cui l'energia elettrica viene prodotta tramite la reazione di ossigeno e idrogeno, garantendo un'autonomia in immersione da 3 a 4 volte superiore a quella dei sistemi convenzionali a batteria.
Alla cerimonia di consegna erano presenti l'ammiraglio di divisione, Mario Caruso, direttore del Centro Militare di studi strategici e presidente della commissione di collaudo e accettazione e dall’ingegnere Angelo Fusco, vice direttore navi militari e direttore navi Italia di Fincantieri. Hanno partecipato anche autorità militari e civili del settore, tra cui l’ammiraglio ispettore Matteo Bisceglia, direttore degli armamenti navali e l’ammiraglio di divisione Dario Giacomin, comandante dei Sommergibili della Marina.