Nei giorni scorsi, i militari italiani di stanza ad Herat hanno svolto un’esercitazione di recupero di personale isolato o in difficoltà - Personnel Recovery (PR), in ambiente diurno ed in condizioni non permissive. Molti gli assetti impegnati: il 66° reggimento fanteria aeromobile "Trieste", assetti ad ala rotante del task group Fenice su base 27° gruppo squadrone AVES “Mercurio”, elementi di sicurezza areale della task force Arena del 7° reggimento bersaglieri, il Base Operation Center (B.O.C.) dell’Aeronautica Militare per il monitoraggio e la regolamentazione del traffico aereo civile all’interno dell’Aeroporto di Herat e il Joint Operation Center (JOC) del comando, che ha curato la pianificazione ed il costante monitoraggio dell’esercitazione.
Il Personnel Recovery è un’importante capacità operativa del Train Advise Assist Command West (TAAC W), il comando multinazionale a guida italiana inserito nella missione Resolute Support in Afghanistan. Molti assetti nazionali militari e civili operano infatti nei diversi teatri operativi in forma sempre più distribuita, e ciò accresce le possibilità che vengano a crearsi situazioni di isolamento. Questo rende necessario un approccio al PR in un'ottica multidimensionale che consenta il recupero e reintegro del personale isolato con interventi mirati e tempestivi.
Il comandante di TAAC-W, generale Gianpaolo Mirra, ha ricordato che il recupero del personale isolato, oltre ad essere un dovere morale per tutti i comandanti impegnati in operazioni, presenta fattori che possono avere un impatto diretto sul buon esito dell'operazione stessa e sul morale del personale.