Dal 1985 l'Italia è presente in Antartide con un proprio programma scientifico denominato Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (P.N.R.A.). La programmazione è articolata secondo le seguenti tematiche di ricerca interdisciplinari ed è definita dalla Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA):
Cambiamenti Globali
Processi climatici
Biodiversità e adattamento evolutivo
Adattamento dell’uomo agli ambienti estremi
Struttura ed evoluzione dell’ecosistema oceanico
Osservatori permanenti
L’Antartide e la tettonica globale
Space weather ed astrofisica
Tecnologie
Il programma scientifico prevede l’esecuzione di spedizioni in Antartide con attività da svolgersi presso: la stazione “Mario Zucchelli” nella baia di Terra Nova sul mare di Ross e la stazione italo-francese Concordia, la più estrema delle basi sul plateau antartico a 3270 metri di altitudine nonché presso basi e/o navi straniere e nell’ambito di campagne oceanografiche nel Mare di Ross.
Al raggiungimento degli importanti successi scientifici contribuiscono in maniera sensibile i militari delle Forze Armate italiane il cui contributo andrà dalle previsioni meteo per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeree, alle operazioni in quota con le guide Alpine, alle operazioni navali che consentono di rifornire la base Concordia per la campagna invernale, fino ai "lavori straordinari". La preparazione professionale dei militari impiegati ha suscitato ammirazione anche tra le nazioni straniere con cui l’Italia collabora nel continente bianco (America, Australia, Nuova Zelanda e Francia), ad oggi sono stati impiegati:
Esercito 118
Marina Militare 121
Aeronautica Militare 78
Carabinieri 1
La Difesa anche quest’anno contribuisce alla Spedizione Italiana in Antartide, giunta alla XXXI edizione, il cui termine è previsto per il mese di febbraio 2016.