Il generale di corpo d’armata Marco Bertolini, comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), si è recato in Kosovo, nell’ambito di una serie di visite svolte regolarmente, nei principali teatri di operazione che vedono impegnate le forze armate italiane nelle missioni internazionali, dove ha incontrato i militari italiani che operano nella Kosovo Force (KFOR), nell’ambito della missione NATO “Joint Enterprise”.
La visita è stata anche l’occasione per un colloquio con il comandante della Kosovo Force, generale di divisione Guglielmo Luigi Miglietta, in cui è stata trattata la situazione operativa corrente, con il focus sui temi dei flussi migratori e dei “foreign fighter”.
“Il Kosovo, per la sua posizione geografica, potrebbe rappresentare esclusivamente una potenziale regione di transito”, ha sottolineato il generale Miglietta, “per tale motivo, KFOR monitora attentamente la situazione, mantenendo un costante dialogo e scambio informativo con i Paesi limitrofi, con le organizzazioni internazionali e con le istituzioni locali, al fine di poter decifrare per tempo eventuali diversioni nelle direttrici di movimento dei migranti”.
Riguardo ai “foreign fighter”, il Kosovo presenta caratteristiche che sono particolarmente favorevoli al reclutamento: un passato ancora recente segnato dalle violenze della guerra; una situazione socio-economica instabile e un alto tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani.
Il generale Bertolini nel rivolgersi ai militari italiani ha espresso parole di apprezzamento per l’impegno, la professionalità e la dedizione dimostrati. “Fate un mestiere difficile ma entusiasmante, continuate a rendere onore all’Italia come avete sempre fatto”.
