I militari italiani di stanza a Gibuti hanno riconsegnato nei giorni scorsi, ai dirigenti locali, la sede della Sottoprefettura di Dammerdjog, una cittadina a sud della capitale. L'opera portata a termine dai militari italiani è stato il risultato dell'efficace azione italiana di cooperazione tra militari e civili (CIMIC), che contribuisce al processo di cooperazione dei militari italiani con le autorità e le comunità locali.
La struttura istituzionale è stata riconsegnata nel corso di una cerimonia a cui hanno presenziato il comandante della Base Militare Italiana di Supporto in Gibuti (BMIS), colonnello Lorenzo Guani e il sottoprefetto, sig. Abdi Chaib Nour Youssouf.
L'intervento italiano si è inquadrato in un più ampio progetto di lavori che prevedeva il rifacimento dell'impianto elettrico, la tinteggiatura degli uffici, la posa in opera della controsoffittatura e la pavimentazione della sede.
L'attività pianificata e condotta dagli specialisti della Cellula CIMIC proveniente dal Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza, ha avuto come obiettivo quello di apportare una completa ristrutturazione degli ambienti di lavoro, assicurandone al tempo stesso la sicurezza e il confort.
Il sottoprefetto, che ha molto apprezzato, ha ringraziato il comandante per il lavoro svolto, definendolo preziosa manifestazione della collaborazione italiana e ha auspicato future cooperazioni tra Italia e Gibuti, attraverso altri progetti in favore della comunità locale.
L'Italia assicura la sua presenza a Gibuti con la base di supporto da oltre quattro anni, divenendo punto di riferimento per tutte le attività operative e addestrative che i militari delle Forze Armate italiane sono chiamati a svolgere, sotto egida UN, NATO, UE o nazionale, gravitando nell'area del Corno d'Africa/Oceano Indiano.