Libano: donazione ad ospedale psichiatrico

(di Unifil)
28/10/20

Farmaci e materiale ortopedico-sanitario sono stati donati dal contingente italiano di Unifil all’ospedale psichiatrico di Burj Ash Shamali, nel Libano del Sud.

La struttura sanitaria, nata come centro per anziani, dal 2019 è divenuta ancor più importante dopo la chiusura di un centro di igiene mentale nella vicina Tiro, poiché accoglie circa 80 ospiti di età compresa tra i 22 e 60 anni, garantendo loro percorsi di cura e riabilitazione specializzati.

La donazione è stata effettuata dai militari di Italbatt, l’unità di manovra del settore Ovest di Unifil, che da circa tre mesi opera nella “Terra dei cedri” per assicurare giorno dopo giorno il monitoraggio e il controllo della cessazione delle ostilità, ma anche supportare la popolazione locale attraverso progetti di cooperazione civile-militare nel campo dell’assistenza sanitaria in tutte le ventiquattro municipalità presenti nella propria area di responsabilità.

Il direttore del centro, dottor Moustafa Harb, nel ringraziare i militari italiani per il nobile gesto, ha ricordato che “il periodo di crisi che sta attraversando il Libano rende ancora più arduo il lavoro dei medici. Iniziative come questa non possono che essere ben accette, perché vengono incontro alle esigenze di tutti coloro i quali si battono per la tutela dei pazienti psichiatrici, spesso abbandonati a se stessi ed ai quali, invece, è necessario ridare dignità”.

Il colonnello Carlo Di Pinto, comandante di Italbatt, intervenuto alla cerimonia di consegna del materiale insieme agli specialisti della cooperazione civile-militare, ha evidenziato che il supporto alla popolazione civile - ed in questo caso alle fasce più deboli ed esposte della popolazione - è di fondamentale importanza nell’ambito della missione Unifil, avendo essa il duplice intento di agevolare il naturale sviluppo delle organizzazioni civili e di costruire una pace duratura in una terra che ha patito il dramma della guerra.