“Peace, love, run” è stato il tema della 13^ edizione della “Beirut Marathon” che si è corsa ieri tra le vie dell’omonima capitale, attirando la partecipazione di migliaia di persone, di cui circa 200 caschi blu della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon).
Tra i partecipanti anche il generale di divisione Luciano Portolano, capo missione e comandante delle forze ONU nel Libano meridionale, la cui presenza – per il secondo anno consecutivo – insieme a quella dei suoi peacekeepers testimonia il “forte legame esistente tra UNIFIL, il Libano e la sua gente”.
Nel condividere appieno lo spirito della manifestazione, il generale Portolano ha evidenziato come “la maratona non è solo una competizione sportiva, ma anche un'occasione per promuovere la pace e la coesistenza pacifica. Lo sport e i suoi valori contribuiscono, infatti, alla diffusione degli ideali di pace, di mutuo rispetto e di comprensione tra i popoli, favorendo lo sviluppo e il miglioramento delle relazioni internazionali”.
Molto nutrita è stata l’adesione dei militari italiani che operano sia presso Naqoura, sede del quartier generale della missione, sia nel “Settore Ovest” di UNIFIL, attualmente a guida brigata alpina Taurinense, con base a Shama, sotto il comando del generale di brigata Franco Federici.