Operazione “Abbraccio”

(di Arma dei Carabinieri)
23/05/19

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia, con la collaborazione dei Comandi dell’Arma di tutta Italia e delle Forze di Polizia estere, stanno dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP presso il Tribunale di Venezia, dott. Barbara Lancieri su richiesta dei P.M. della Procura lagunare, dott. Andrea Petroni e dott.ssa Antonia Sartori, riguardante oltre 1.279 auto, del valore complessivo di circa 10 milioni di euro, fittiziamente intestati a 6 prestanome romeni, senza fissa dimora, indagati in stato di libertà per “Induzione in errore di Pubblico Ufficiale in falsità ideologica in atti Pubblici”, utilizzate per commettere reati in danno di anziani e fasce deboli nella provincia veneziana, in Italia ed in Europa, mediante la c.d. “tecnica dell’abbraccio”.

I sequestri stanno interessando al momento numerose province del nord Italia nonché altri nove stati europei ed in particolare Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Svizzera, Belgio, Austria e Olanda.

Il provvedimento segue altro analogo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Milano nel mese luglio 2018, che disponeva il sequestro di 386 veicoli intestati ad un prestanome pregiudicato italiano, per un valore di oltre 3 milioni di euro.

Gli attuali provvedimenti costituiscono la prosecuzione di un’attività investigativa, avviata sin dall’aprile 2017 dalla Stazione Carabinieri di Stra (VE) e sviluppata dal Nucleo Investigativo, che ha permesso di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti di un gruppo criminale composto da 42 soggetti rumeni di etnia Rom, perlopiù originari delle città di Fetesti e Tandarei, responsabili, a vario titolo, della commissione di 102 furti/rapine di monili ed orologi di pregio (in gran parte rolex, anche del valore di 50 mila euro) ai danni di persone anziane, mediante la c.d. “tecnica dell’abbraccio”, nel Centronord Italia e in Spagna.

Le numerose convergenze investigative con le Forze di Polizia di alcuni Stati Europei hanno portato i carabinieri a condividere l’attività d’indagine in un meeting operativo promosso e coordinato da EUROPOL, presso la sede dell’AIA (Paesi Bassi), alla quale hanno partecipato i colleghi spagnoli, romeni e tedeschi.

Nei confronti di 10 appartenenti al gruppo monitorato, gli uffici del GIP presso il Tribunale di Venezia, Verona e per i minorenni di Venezia, hanno emesso altrettante misure cautelari personali (8 custodie cautelari in carcere, di cui una minore, 1 agli arresti domiciliari ed 1 divieto di dimora) poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “concorso in rapina aggravata, furto con strappo e furto aggravato”.

Alcuni degli arrestati, tutti senza fissa dimora e con una continua mobilità sul territorio di tutta Europa, sono stati localizzati e fermati negli ultimi giorni in Spagna e Inghilterra su Mandato di Arresto Europeo grazie anche alla collaborazione delle forze di polizia estere, attivate attraverso la cooperazione Europol. L’ultimo soggetto arrestato, il 9 maggio u.s., dopo una prima localizzazione in Spagna, è stato rintracciato e fermato a Milano.

I soggetti erano soliti in un primo momento trovare alloggio presso strutture alberghiere poste in posizioni strategiche in prossimità di caselli autostradali. Intercettati dai controlli dei carabinieri e vistisi quindi scoperti, modificavano immediatamente le proprie abitudini andando a prenotare delle piccole abitazioni (B&B) poste in zone rurali rendendo quindi notevolmente più difficile la loro localizzazione.

Le vittime individuate erano solitamente persone anziane con addosso monili e/o orologi di pregio. Con le macchine fittiziamente intestate avvicinavano la vittima, quindi scendevano dal mezzo - solitamente le donne - chiedendole delle informazioni; quindi, nel ringraziare, si avvicinavano ulteriormente alla vittima, bloccandole la mano e abbracciandola. Così riuscivano a sfilargli il gioiello o l’orologio; talvolta le vittime, accorgendosi della manovra posta in atto, reagivano subendo violenza tanto da far degenerare il reato in Rapina.

Per tutti gli indagati verrà inoltrata proposta al prefetto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

È stato stimato un giro di affari illecito di alcuni milioni di euro, spesso reinvestiti in Romania, mediante la ricettazione/riciclaggio dei preziosi e orologi, per la costruzione di lussuose ville e l’acquisto di potenti autovetture di pregio, che gli stessi esibivano in maniera senza alcun freno anche attraverso i social network. Sono tutt’ora in corso gli accertamenti finalizzati ad individuare i canali di ricettazione dei preziosi sottratti.