Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del ROS e del comando provinciale di Cosenza, stanno eseguendo, nelle province di Cosenza e Salerno ed in altre località del territorio nazionale, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della D.D.A. di Catanzaro, nei confronti di 58 persone indagate tra l’altro per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione e rapina.
Al centro delle indagini del ROS una delle più pericolose e violente cosche della ‘ndrangheta, con a capo Muto Francesco di Cetraro (CS) detto il “re del pesce”, che ha monopolizzato per oltre 30 anni le risorse economiche del territorio curando fino al dettaglio la commercializzazione dei prodotti ittici, in un’area a forte impatto turistico, dei servizi di lavanderia industriale delle strutture alberghiere e della vigilanza in favore dei locali d’intrattenimento della fascia tirrenica cosentina e del basso cilento.
Parallelamente le indagini del comando provinciale di cosenza hanno documentato un importate traffico di stupefacenti che, sotto il controllo del clan Muto, inondava di cocaina, hashish e marijuana le principali località balneari della costa tirrenica calabrese, tra cui le note Diamante, Scalea e Praia a Mare.
Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro beni per circa 7 milioni di euro.