I carabinieri del N.O.E. di Sassari coordinati dalla Procura della Repubblica Sassarese, al termine di complesse ed approfondite indagini, avviate fin dal 2015, a seguito del rinvenimento da parte dei militari, di una vasta area di quattro ettari, adibita a discarica di rifiuti speciali pericolosi (scarti di processi chimici del fosforo e scorie fosforose con presenza anche di “radionuclidi naturali”) nel polo petrolchimico, in area denominata “palte fosfatiche” ubicata all’interno della zona gestita dalla Syndial S.p.a., ricadente nel S.I.N. (Sito Interesse Nazionale), oggetto di operazioni di bonifica ambientale, già sottoposta a sequestro preventivo, hanno notificato l’avviso di conclusione indagini e informazione di garanzia, emesso dalla citata autorità giudiziaria, a carico di tre dirigenti della società del Gruppo ENI, specializzata nelle attività di bonifiche ambientali di siti industriali.
L’ipotesi accusatoria è quella di aver realizzato e gestito nella citata area, dal 2011 al giugno 2015, una discarica non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi, cosi commettendo un fatto diretto a causare un disastro ambientale, dal quale poteva derivare un pericolo per la pubblica incolumità, consentendo anche lo sversamento nella falda e sul terreno delle acque di dilavamento.
Nel sito interessato, sono state avviate, le operazioni di bonifica.