Il 21 aprile ricorre la festività del Natale di Roma, anniversario ormai millenario, il quale celebra la fondazione della Città Eterna.
La nascita di Roma è avvolta dalla leggenda: il mito di Romolo e Remo e l'eroico esodo di Enea, narrato da Virgilio per encomiare l'Imperatore Augusto, rendono la fondazione di Roma un evento misterioso e mitico. Infatti, la leggenda racconta dell'arrivo di Enea sulle coste laziali, che dopo aver affrontato un'odissea nel Mediterraneo, era in cerca di una nuova Patria da donare agli esuli troiani, i quali avrebbero fondato Alba Longa, storica nemica di Roma nei primi anni della sua espansione. Il figlio di Enea, Iulo Ascanio, sarebbe stato l'antenato di Romolo, che, secondo il mito, avrebbero gettato le basi per la costruzione della futura Caput Mundi. A Romolo è intitolato perfino uno dei sette colli di Roma: il Quirinale (da Quirino, Dio che veniva identificato con Romolo). Romolo, poi, si alleò con i Sabini, evento che permise la creazione definitiva della città.
Come quasi sempre, però, la Storia non concorda con la Leggenda. Infatti, in base a recenti scavi e studi, si ritiene che Roma sia frutto di un' unione progressiva di villaggi (i quali si trovavano sui sette colli) e non di un unico atto di fondazione, come affermato dagli storici antichi e da alcuni moderni. Questo nuovo tipo di visione è derivata dalla comparazione con altre fondazioni di città, contemporanee alla nascita di Roma, dell'Italia centrale, le quali nacquero per aggregazione di centri abitati. D'altro canto, le città della Magna Grecia e del Sud Italia venivano fondate tramite atto di fondazione.
Questa teoria si sposa in pieno con le ricostruzioni di alcuni storici latini, i quali affermavano che i popoli italici presenti nell'area romana (come Sabini e Latini) si fossero fusi per dar vita a Roma.
Roma sorse in un fondamentale punto strategico: era un importante crocevia commerciale, poiché non era né troppo lontano dal mare e si affacciava sul Tevere, nel luogo nel quale era presente l'isola Tiberina, utilizzata per rendere meno difficoltoso il trasporto di merci fluviali e terrestri. Inoltre, l'area si presentava come facilmente difendibile dagli attacchi nemici, data l'elevata presenza di alture, tra le quali il Campidoglio, colle utilizzato per ragioni militari data la sua posizione. Ciò permise alla città di accrescere la sua potenza economica e militare rapidamente, favorita anche dall'incontro tra le diverse culture che occupavano la zona, come quella etrusca, greca - arcadica e latina, la quale unione divenne fondamentale per lo sviluppo successivo della città, tanto che permise a Roma di aver 3 sovrani etruschi.
Alla fine quindi la nascita di Roma non fu risultato della volontà di qualcuno, ma fu figlia di un groviglio di culture e popoli volto a voler creare una nuova potenza, destinata ad influenzare il destino del mondo nei secoli a venire.