Settantotto anni fa, nel Mar Egeo, la Regia Torpediniera Lupo, con al comando il capitano di fregata Francesco Mimbelli, si rese protagonista di una memorabile azione notturna nel corso della battaglia di Creta. Con mirabile audacia ed eccezionale prontezza, affrontò una formazione inglese, composta dagli incrociatori Ajax, Orion, Dido e dai cacciatorpediniere Hereward, Hasty, Janus e Kimberley, riuscendo a tenere testa al nemico e proteggendo il convoglio.
Alle 22.33 del 21 maggio, in prossimità di Capo Spada, il Lupo, avvistato improvvisamente ad una distanza di circa 1.000 metri un cacciatorpediniere inglese, iniziò a distendere una cortina fumogena a protezione delle piccole unità scortate. Subito dopo, fu avvistato ad una distanza di 700 metri un incrociatore britannico che aprì il fuoco contro la torpediniera italiana. Il Lupo rispose con tutte le armi e lanciando un siluro. Durante lo scambio di cannonate, comparve improvvisamente a brevissima distanza un secondo incrociatore su cui la torpediniera concentrò il fuoco delle sue artiglierie lanciando un secondo siluro, mentre apparivano via via nella foschia, causata dalla cortina fumogena, altre sagome di navi nemiche.
Nel mezzo della mischia, ritenendo che uno dei siluri fosse andato a bersaglio e mentre le unità nemiche nell'evidente confusione creata dalla scarsa visibilità, invece di concentrare il fuoco sull'unità italiana, si scambiavano cannonate fra di loro, il Lupo riuscì a sfuggire abilmente all'impari lotta.
Durante il combattimento, il Lupo, ripetutamente colpito dalla reazione avversaria, ebbe due caduti e numerosi feriti gravi tra l'equipaggio. Allontanatasi la formazione britannica, il Lupo ritornò sulla scena d'azione per recuperare i naufraghi.
Per questa azione straordinaria, la bandiera di guerra del Lupo venne decorata con la Medaglia d'Argento al Valor Militare e al comandante Mimbelli venne decretata la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Il rapporto di missione della Regia Torpediniera Lupo, redatto dal comandante Mimbelli in uno stile asciutto ed elegante, è custodito dall'Ufficio Storico della Marina Militare a Roma, per le attuali e future generazioni.