Bronislaw Kaminski (1899-1944) figlio di padre polacco e madre tedesca. Arrestato nel luglio del 1935 dalla “NKWD”, la polizia politica di Stalin come spia, è condannato a dieci anni di gulag. Rilasciato dopo cinque, si trasferisce nella città di Lokot, nella regione di Kursk-Orel. Regione occupata dai tedeschi nell’ottobre del 1941.
Kaminski costituisce la milizia locale, forte di oltre 10.000 uomini. I suoi soldati, assumono il nome di “Esercito di Liberazione Nazionale”, o “RONA”, in alfabeto cirillico russo “POHA”. La brigata partecipa a diverse operazioni anti-partigiane, nella regione dell’Orel e in Bielorussia. Nel marzo 1944, per un breve periodo la brigata è stata ribattezzata “Volksheer-Brigata Kaminski”, poi assorbita nel giugno 1944 nelle Waffen-SS. Con questo trasferimento la brigata riviene ribattezzata “Waffen-Sturm-Brigata RONA”, e Kaminski nominato SS Brigadefuhrer. Durante questo periodo, la brigata è incorporata, dal “Kampfgruppe von Gottberg”, una formazione antipartigiana, che contemplava anche la famigerata “SS-Sturmbrigade Dirlewanger”.
La brigata partecipa a diverse operazioni anti-partigiane e commette numerose nefandezze contro la popolazione civile. All'inizio del mese d’agosto del 1944, 1.700 soldati sotto il comando del maggiore Yurii Frolov, sono inviati a partecipare alla soppressione della rivolta di Varsavia. A Varsavia, il “RONA” commette molte atrocità, guadagnandosi la reputazione di rapinatori, stupratori e assassini. Non appena sono disponibili ulteriori unità, Kaminski è sostituito, dopo aver perso circa 500 uomini in combattimento a Varsavia, compreso il suo comandante Frolov.
La brigata “RONA”, al momento della rivolta di Varsavia, era composta in gran parte da russi, bielorussi, ucraini. cosacchi, kalmucchi e azerbaigiani. Ormai decimata e dichiarata "infame" anche dalle SS, la brigata è assegnata a sbarrare la strada per portare aiuti a Varsavia.
Attaccati da partigiani polacchi mentre stazionano nel villaggio di Truskaw, secondo alcune fonti, sono 250 i soldati del “RONA” uccisi assieme ad altri 100 nel villaggio di Marianów. Alcuni riferiscono che per sostenere il generale Andrey Vlasov Himmler decise l’eliminazione di Kaminski. Il quale fu chiamato a Lòdz per partecipare ad una conferenza. Kaminski non raggiunse mai la città polacca, ufficialmente ucciso da partigiani polacchi, più probabilmente dalla “Gestapo”.
Con la morte di Kaminski, il resto dei suoi uomini passano, in parte alla “29a Waffen-SS Divisione Grenadier” e nell’esercito di liberazione del generale Andrey Vlasov.