Nella giornata di oggi gli artificieri dell’Esercito del reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO) hanno disinnescato due ordigni bellici del secondo conflitto mondiale rinvenuti in due distinti punti all’interno di un cantiere edile Rete Ferroviaria Italiana, consentendo il rientro nelle abitazioni delle oltre 2600 persone evacuate, per l’occasione, nel raggio di 1,8 km dal luogo del ritrovamento.
Per tale operazione, dalle 08.20 alle 11.35, vi è stata l’interruzione della linea ferroviaria alta velocità Bologna – Firenze e la linea ferroviaria ordinaria Bologna - Prato in entrambe le direzioni. L’interdizione aerea alla distanza di sicurezza sul piano verticale di 1292 metri e di alcune strade comunali vicinore alla zona di ritrovamento degli ordigni, sono state le ulteriori misure di sicurezza intraprese.
Gli ordigni, due bombe d’aereo munite di doppia spoletta del peso di 250 libbre (pari a 105 kg) di fabbricazione americana, sono state rinvenute in pessime condizioni di conservazione ma ancora attive e funzionanti. Gli artificieri dell’Esercito, hanno provveduto alla delicatissima operazione di rimozione delle spolette sul posto per poi trasportare gli ordigni, per le operazioni conclusive di distruzione, presso la cava “I Laghi”, in località Osteriola, individuata quale area idonea e sicura.
L’impiego degli artificieri dell’Esercito, è stato disposto dal Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova, Ente deputato al coordinamento degli assetti di forza armata in questo tipo di interventi nell’area centro-settentrionale della penisola (dieci regioni amministrative).
L’esperienza degli specialisti dell’Esercito di Castel Maggiore è ben testimoniata dagli oltre 50 interventi già svolti, nel corso del 2016, nella propria area di competenza (Regione Marche, province di Bologna, Prato, Firenze ed Arezzo).