Esercito: conclusa la 2^ Sessione di Integrazione Operativa 2018

(di Stato Maggiore Difesa)
29/11/18

Preparazione e innovazione tecnologica sono un binomio fondamentale per chi quotidianamente è impegnato, in patria e all’estero, per il bene del paese e dei suoi cittadini.

A ribadirlo il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ieri mattina al termine della SIO 2018, l’esercitazione che si è svolta presso il poligono militare di Monte Romano svolta dalla brigata “Aosta” con l’impiego di assetti specialistici dell’Esercito, che ha visto la partecipazione di circa 1200 uomini e donne di 25 reparti.

Attività alla quale hanno presenziato anche il capo di stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata, Salvatore Farina, e il comandante della brigata “Aosta”, generale di brigata Bruno Pisciotta.

La titolare del Dicastero si è soffermata sull’importanza dell’esercitazione volta a “testare sofisticati sistemi di comando e controllo, mezzi tattici nonché equipaggiamenti individuali ad elevata connotazione tecnologica, acquisiti nell’ambito del programma soldato futuro”.

Oltre a testimoniare il livello di preparazione, professionalità e capacità raggiunto dai militari, l’esercitazione odierna ha messo in evidenza anche il connubio tra Forze Armate e Industria della Difesa tramite la sperimentazione di sistemi d'arma ed equipaggiamenti ad elevato indice tecnologico.

Un contributo prezioso grazie al quale, ha sottolineato il ministro, “l’Italia potrà confermare quel livello di prestigio e visibilità internazionale che è riuscita a ritagliarsi dimostrando di essere all’altezza delle aspettative e di sapersi adattare ai nuovi scenari di riferimento sempre più incerti”.

Obiettivo dell’esercitazione è stato quello di implementare le capacità di operare in modo interamente digitalizzato e interforze, utilizzando i sistemi di comando e controllo, i mezzi tattici nonché gli equipaggiamenti individuali, acquisiti nel programma “Soldato Futuro”.

L’incremento di questi innovativi sistemi individuali, pienamente integrati tra loro, ha condotto alla realizzazione di un “sistema soldato” basato sulla sinergia uomo-dotazione, idoneo ad assolvere i compiti all’altezza dei profondi mutamenti intervenuti nello scenario internazionale, nell’ottica di un contesto duale d’impiego.