Dal 9 al 18 maggio 2019, la brigata Folgore ha preso parte all’esercitazione multinazionale “Immediate Response 2019 (IR 19)” svoltasi nella Air Base di Cerklje (Slovenia) e nella Military Training Area di Slunj (Croazia).
L’IR19 è il primo, in ordine temporale, di tre importanti eventi addestrativi che si terranno nelle regioni balcaniche fino alla fine di giugno con l’obiettivo addestrativo di consolidare la capacità di fornire una risposta rapida ed efficace ad esigenze internazionali, migliorando e incrementando il coordinamento, l’interoperabilità tra forze armate di diverse nazionalità e le capacità Joint Forcible Entry a seguito aviolancio.
Accanto alle unità degli eserciti sloveno, croato e della 173rd Airborne Brigade statunitense, la brigata Folgore ha partecipato con una task force (forza composta da unità operative con compiti specifici diversi ma complementari costituita al fine di assolvere una missione specifica) realizzata da assetti del comando brigata Folgore e da elementi di diversi reparti: 183° reggimento paracadutisti “Nembo”, 8° reggimento genio guastatori paracadutisti “Folgore”, 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore”, 186° reggimento paracadutisti “Folgore” e dal Savoia Cavalleria paracadutisti (3°).
La peculiarità cha ha caratterizzato la condotta di questo evento addestrativo è stata la forte interazione tra le varie componenti: un plotone esploratori di formazione (183°,186° e 185°) ha espresso le proprie capacità di ricognizione e acquisizione unitamente ad una aliquota di forze speciali slovene.
Le unità del 183° Nembo hanno lavorato in sinergia con la compagnia “Chosen” della 173rd Airborne Brigade mentre il Savoia Cavalleria (3), alle dirette dipendenze dell’unità polacca, ha ricevuto il compito di attaccare e distruggere obiettivi conducendo un’inserzione con aviolancio, presso l’area addestrativa di Murska Sobota (Slovenia).
La fase finale dell’esercitazione si è svolta nell’area di Slunj (Croazia), dove questa volta gli esploratori paracadutisti italiani hanno supportato le unità americane per agevolare la neutralizzazione degli obiettivi finali.
Le condizioni meteorologiche estremamente difficili che hanno caratterizzato tutta l’esercitazione e hanno messo a dura prova le parti in campo, permettendo però di poter addestrare anche la flessibilità nel campo logistico, nonché le doti di resistenza e determinazione dei paracadutisti.