Si è conclusa in questi giorni la Precise Response 2019 (PR19), la principale esercitazione programmata dalla NATO presso la base militare di SUFFIELD (Canada) per la condotta di attività live agent CBRN.
L’esercitazione, iniziata l’8 luglio e terminata il 26, è stata organizzata dal Defence Research and Development of Canada (Agenzia del Dipartimento della Difesa Nazionale canadese) e ha visto la partecipazione anche quest’anno, come nel 2018, del 7° reggimento difesa CBRN “Cremona”. In particolare, il 7° reggimento ha fornito un assetto a livello plotone schierato alle dipendenze di una Task Force a lead Stati Uniti, congiuntamente con il 3° stormo ed un team dell’Aeronautica Militare composto da personale altamente specializzato in ambito CBRN e di altri undici paesi dell’Alleanza Atlantica, al fine di ampliare le capacità di operare in ambiente Joint e Combined in scenari diversificati e complessi con l’impiego di agenti CBRN reali.
In tale occasione, gli assetti dell’unità specialistica CBRN dell’Esercito hanno potuto affinare, in scenari e ambienti ispirati al massimo realismo, grazie all’impiego di live agents, le proprie procedure tecnico-tattiche in aree contaminate di ricerca, confezionamento e trasporto di campioni chimici, biologici e radiologici, nonché testare i peculiari sistemi e materiali impiegati quotidianamente dallo specializzato CBRN nei diversi teatri di operazione e sul territorio nazionale.
Le capacità di settore sviluppate e validate nel corso dell’esercitazione e le delicate operazioni d’intervento richiedono estrema professionalità e tempestività, al fine di consentire una pronta individuazione della minaccia e relative misure di mitigazione e possono trovare applicazione anche nelle attività di supporto alle varie componenti istituzionali degli altri Dicasteri per la Protezione e Difesa Civile, secondo la peculiare logica del “Dual Use”.