Il sottosegretario di Stato alla Difesa, Domenico Rossi, è intervenuto oggi a Trento, in occasione del 26esimo incontro Italo-Austriaco, organizzato dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Alpini per ricordare i caduti e tutte le vittime della Grande Guerra.
“Un evento che oltre a ricordare i caduti celebra la capacità dei popoli europei di essere riusciti a superare le divisioni di un remoto passato”, ha detto il sottosegretario nel suo intervento, esprimendo parole di apprezzamento a quanti hanno contribuito all'organizzazione dell'evento.
Nel corso della cerimonia sono state tumulate nel Sacrario di Castel Dante a Rovereto le spoglie dell’alpino ritrovato ai piedi della Marmolada. Resti di un soldato che raccontano e ricordano la storia di un uomo, forse un ragazzo, della 206esima compagnia precipitato dalle cime di Costabella dove combatteva a pochi metri dalle linee nemiche austriache. Per cento anni questo giovane soldato se ne è rimasto sommerso dalla ghiaia delle Dolomiti, oggi le sue spoglie hanno ricevuto una degna sepoltura.
"Dall'estremo sacrificio di un giovane che ha donato la propria vita per fare l'Italia, dobbiamo trarre gli ideali di valore, coraggio e pace che accomunano tutti i militari di oggi e quelli di allora", ha detto il sottosegretario Rossi, "È nostro dovere, delle istituzioni e delle associazioni tramandare questi valori alle nuove generazioni che sono il futuro del nostro Paese".
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di corone in onore di tutti i caduti. All’incontro, che avviene negli anni in cui si ricorda il Centenario della Grande Guerra, erano presenti alpini di tutta Italia, i rappresentanti della Croce Nera austriaca e della “Union der Europäischen Wehrhistorischen Gruppen” (Unione dei gruppi storici militari europei).
Una tradizione della memoria che dal 1992 si svolge nei luoghi simbolo del primo conflitto mondiale rappresentati dai cimiteri di guerra di militari appartenuti a eserciti contrapposti e deceduti nello stesso luogo.