L’evento rientra nelle attività del ministero della difesa in occasione della presidenza di turno italiana del consiglio dell’unione europea.
Il convegno è stato introdotto dall’intervento del ministro della difesa Roberta Pinotti che ha evidenziato come “le strategie e le modalità della competizione tecnologica nella gestione dell’informazione sono difficilmente catalogabili, in virtù di una evoluzione dinamica e discontinua determinate da continui salti tecnologici”. Il problema non è più “quello di ottenere informazioni" – ha aggiunto il ministro – "ma di processarne una massa enorme in tempo reale, in modo tale da reperire quelle di interesse, relazionarle tra loro e permettere decisioni in tempi utili”.
“Le minacce nello spazio cibernetico" – ha poi sottolineato il ministro Pinotti - "rappresentano una sfida alla stabilità, alla prosperità e alla sicurezza di tutte le nazioni, e le azioni di attacco possono essere originate da entità statuali, da terroristi, da gruppi criminali o da individui dediti alla ricerca di informazioni o alla distruzione e danneggiamento dei sistemi informatici e dei dati in essi contenuti”.
Al convegno hanno preso parte anche il ministro della difesa dell’Estonia, Sven Mikser, il sottosegretario alla difesa lettone, Janis Sarts e il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
Attraverso interventi e dibattiti, il convegno ha offerto spunti per discutere sulle sfide e sulle prospettive future nel settore dello sviluppo industriale sulla sicurezza informatica a protezione e sostegno dell’economia europea con testimonianze di alte cariche istituzionali e rappresentanti del mondo industriale impegnati nel campo della sicurezza informatica, tra cui il prefetto Giovanni De Gennaro, presidente di Finmeccanica.
Quattro sono stati gli argomenti principali su cui si sono confrontati gli addetti ai lavori:
- la politica della cyber defence nel quadro della politica di sicurezza e difesa europea che include i nuovi global commons;
- cyber defence e sicurezza: come innovare i modelli di partnership pubblico private e incoraggiare la formazione, l’addestramento e le esercitazioni comuni;
- architettura e tecnologia per la cyber defence: le lezioni apprese e l’importanza delle future tecnologie abilitanti;
- computer emergency response teams (CERT): come promuovere le migliori pratiche in tutta Europa per armonizzare la risposta all’emergenza.
Molte aziende operanti nell’ambito della sicurezza informatica erano presenti con i loro stand per illustrare i progressi raggiunti.
Monica Palermo