Secondo quanto riportato nei media occidentali la società digitale stà attraversando un periodo di forte crescita e allo stesso tempo di crisi riguardo l'aspetto sicurezza, ma non si tratta di un nuovo malware ma dello "skill shortage".
Secondo il recente rapporto ENISA, il "Foresight Cybersecurity Threats for 2030", subito dopo gli attacchi alla Supply Chain la minaccia numero due alla società del 2030 è infatti posta dallo skill shortage.
Diamo uno sguardo assieme alla top ten:
1) Supply Chain Compromise of Software Dependencies
2) Skill Shortage
3) Human Error and Exploited Legacy Systems Within Cyber-Physical Ecosystems
4) Exploitation of Unpatched and Out-of-date Systems within the Overwhelmed Cross-sector Tech Ecosystem
5) Rise of Digital Surveillance Authoritarianism / Loss of Privacy
6) Cross-border ICT Service Providers as a Single Point of Failure
7) Advanced Disinformation / Influence Operations (IO) Campaigns
8) Rise of Advanced Hybrid Threats
9) Abuse of AI
10) Physical Impact of Natural/Environmental Disruptions on Critical Digital Infrastructure
La situazione non è rosea e quanto riportato nel report rigardo lo skill shortage non è che l'ennesimo grido di dolore che si può sentire ad ogni conferenza. Il problema è: cosa si sta facendo per risolverlo?
Sono tanti i fattori che contribuiscono e non è possibile affrontarli in poche righe. Fatto sta che vi sono paesi in cui è più sentito ed altri in cui sembra non essere ancora compreso. Probabilmente tra questi ultimi c'è l'Italia. Se molti italiani lavorano all'estero per multinazionali del software un motivo ci sarà. Occorrerebbe indagare attentamente sui motivi e cercare di far rientrare chi sta fuori, non è certo la soluzione al problema ma rappresenterebbe un passo avanti per la nostra nazione.
La lettura della lista mi spinge ad alcune mie considerazioni:
- lo skill shortage è una minaccia che fino ad ora era sottovalutata. A mio parere merita sicuramente uno dei primi posti nella classifica. Non sarà facile mettersi alla pari in quanto i sistemi divengono sempre più complessi e gli sviluppatori sono pressati da esigenze di mercato. Le scuole non riescono a tenere il passo coi tempi e spesso sono troppo teoriche e poco pratiche.
- l'AI e i rischi ad essa collegati si trova al nono posto. Se pensiamo agli sviluppi recenti e alla diffusione di strumenti che fanno uso dell'AI non posso che NON concordare. A mio parere nel 2030 l'abuso dell'AI sarà la minaccia numero uno!
- i punti 5 e 7 li metterei assieme e sempre secondo il mio parere dovrebbero prendere la posizione numero due, dato che già oggigiorno non vi è praticamente alcune attività nella quale non vi sia una forma di sorveglianza. Per quanto riguarda la disinformazione, lascio ad ognuno le proprie considerazioni.
- subito dopo inserirei invece l'aumento della cattiva programmazione e la sempre crescente disattenzione alla sicurezza da parte dei produttori di software. La frenetica ricerca di novità a scapito della stabilità del prodotto porta soprattutto a sempre nuovi bug con conseguente impatto sulla sicurezza.
Mi fermo qui, consigliandovi la lettura dello studio ENISA, un documento ben fatto e sicuramente interessante, nonostante io non concordi su alcuni aspetti.
Per approfondire:
- https://www.enisa.europa.eu/news/skills-shortage-and-unpatched-systems-s...
- https://www.weforum.org/agenda/2024/04/cybersecurity-industry-talent-sho...