AW-609: restano i dubbi su chi lo acquisterà ed a quale prezzo

(di Andrea Cucco)
15/09/15

Finmeccanica ha pubblicato oggi il seguente comunicato:

"Il convertiplano AW609 di Finmeccanica-AgustaWestland ha stabilito il record di velocità su una rotta di mille chilometri “punto-punto”. Il velivolo, che ha la caratteristica unica di combinare la velocità di un aereo turboelica con le capacità di decollo e atterraggio verticali di un elicottero, ha infatti coperto la distanza di 1.161 chilometri che separa il sito aziendale di Yeovil, nel sud-est dell’Inghilterra, dallo stabilimento di Cascina Costa di Samarate, vicino a Milano, in sole 2 ore e 18 minuti. Il convertiplano AW609 presenta caratteristiche tecnologiche che prefigurano una vera e propria rivoluzione per il trasporto commerciale: il primato ottenuto sulla rotta tra il sud del Regno Unito e il nord d’Italia è la chiara dimostrazione degli straordinari vantaggi di cui potrà beneficiare il trasporto aereo “punto-punto” basato sul convertiplano. L’AW609 consentirà di collegare due importanti città – ad esempio Milano e Londra – in circa due ore, decollando e atterrando verticalmente come un elicottero, da e in qualsiasi area urbana, con una velocità di crociera tipica di un aereo turboelica e in qualsiasi condizione meteorologica. Combinando le capacità di un velivolo ad ala fissa con quelle di uno ad ala rotante, il convertiplano AW609 assicura, in definitiva, una riduzione tra il 30% e il 50% dei tempi di percorrenza rispetto all’uso combinato di macchina, elicottero e business jet, in particolare per le distanze superiori ai 1.100 chilometri."

I toni entusiastici non fugano i dubbi espressi da una lettera inviata pochi mesi addietro da un lettore di Difesa Online - un pilota, quindi un "tecnico" - che ne aveva messo in evidenza criticità progettuali e sopratutto commerciali. Nel riproporre la lettura dell'analisi dell'AW-609, auspichiamo vivamente che i nostri timori siano infondati: che il velivolo possa essere un successo commerciale vero, ovvero acquistato con soddisfazione all'estero, e non finisca per gravare sui bilanci dei Corpi militari e civili dello Stato italiano o di aziende controllate o collegate.

Il prezzo ipotizzato dall'AD di Bell Helicopters nel 2001 (10 milioni di dollari) lo porrebbe già oggi in una posizione scarsamente competitiva nel mercato. I 14 anni di attesa da quella prima dichiarazione non aggraveranno la cifra finale richiesta per questo "gioiellino"?

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