Il programma F-35 ha raddoppiato la produzione dal 2016; in vista un incremento del 40% per il 2019

(di Lockheed Martin)
21/12/18

Lockheed Martin (NYSE: LMT) ha consegnato il 91° velivolo dell’anno, rispettando gli obiettivi di consegna per il 2018 condivisi dal Governo statunitense e dall’industria e dimostrando che il programma F-35 è maturo per la fase di produzione a pieno regime.

I 91 aerei consegnati nel 2018 rappresentano un incremento di produzione del 40 per cento dal 2017 e del 100 per cento circa rispetto al 2016.  Nel 2019 Lockheed Martin ha in programma di consegnare più di 130 F-35, con un ulteriore aumento di produzione del 40 per cento.

“Il raggiungimento di questo obiettivo dimostra che il programma F-35 è maturo per sostenere la produzione a pieno regime e per far fronte a una domanda crescente da parte dei clienti in tutto il mondo,” ha affermato Greg Ulmer, vice presidente e direttore generale del programma F-35 di Lockheed Martin. “Su base annua abbiamo aumentato la produzione, abbassato i costi, ridotto il tempo di costruzione e migliorato qualità e puntualità delle consegne. Oggi l’F-35 è il jet da combattimento con le migliori prestazioni a livello mondiale e le consegne annuali del velivolo sono superiori rispetto a quelle di qualsiasi altro velivolo sul mercato con un prezzo pari o inferiore.”

Il 91° aereo è un F-35B del Corpo dei Marines statunitensi, e sarà consegnato alla Marine Corps Air Station di Beaufort, in South Carolina. Le consegne effettuate nel 2018 comprendono 54 F-35 per gli Stati Uniti, 21 per i partner internazionali e 16 per i clienti del programma Foreign Military Sales.

Ad oggi sono stati consegnati oltre 355 F-35 attualmente operativi in 16 basi in tutto il mondo. Oltre 730 piloti e 6.700 addetti alla manutenzione si sono qualificati per operare con gli F-35 e la flotta ha superato le 175.000 ore di volo cumulative. Dieci nazioni hanno attualmente in dotazione l’F-35, sette delle quali dispongono di F-35 che operano da una base interna al territorio nazionale; quattro forze armate hanno dichiarato la Capacità Operativa Iniziale, mentre due hanno annunciato di aver utilizzato i propri F-35 in operazioni di combattimento. 

Passaggio alla produzione a pieno regime e manutenzione operativa

Grazie all’esperienza acquisita, l’efficientamento del processo, l’automazione della produzione, il miglioramento dello stabilimento e degli strumenti, le iniziative relative alla supply chain e altro, il programma F-35 ha notevolmente ridotto i costi e raggiunto una maggiore efficienza.

Il prezzo di un F-35A è ora di $89,2 milioni e il programma è in linea con l’obiettivo di scendere a un costo di $80 milioni per l’F-35A entro il 2020 (Lotto 14), vale a dire un prezzo pari o inferiore a quello di un velivolo di 4° generazione con prestazioni inferiori.

Anche la prontezza operativa e i costi di manutenzione dell’F-35 stanno migliorando. Il costo di manutenzione per velivolo annuo di Lockheed Martin è sceso per tre anni consecutivi ed è diminuito del 15 per cento circa dal 2015. Il team congiunto governo-industria ha intrapreso azioni aggressive per raggiungere un tasso di prontezza operativa dell’80 per cento e ridurre i costi per ora di volo del 40 per cento circa.

Grazie alla tecnologia stealth, ai sensori avanzati e alla capacità d’arma, l’F-35 è il caccia più avanzato e interconnesso, in grado di garantire il più elevato tasso di sopravvivenza al mondo.  Più che un semplice caccia, le capacità dell’F-35 di raccogliere, analizzare e condividere dati lo rendono un potente moltiplicatore di forze in grado di potenziare tutti gli asset, sia di aria che di terra coinvolti sul campo, consentendo agli uomini e alle donne in uniforme di compiere le loro missioni e rientrare. Durante esercitazioni di combattimento congiunte l’F-35 si è dimostrato oltre 20 volte più efficace rispetto ai velivoli di 4° generazione.