Leonardo ha concluso con successo la prima fase di test in volo del Falco Xplorer. Ora il sistema è pronto per la seconda fase della campagna che porterà alla certificazione del drone di maggiori dimensioni mai costruito dall’azienda.
Nel settore uncrewed Leonardo ha definito la propria strategia nell’ambito del piano “Be Tomorrow 2030” con l’obiettivo di consolidare la sua leadership in Europa sulla base di un know how tecnologico che spazia dalle piattaforme, ai sensori, ai sistemi di missione, alle stazioni di controllo a terra, reso ancor più solido grazie alle collaborazioni nei principali programmi internazionali.
Il Falco Xplorer è il primo sistema di classe MALE (Medium Altitude Long Endurance) a tecnologia interamente europea, progettato per garantire il monitoraggio e la sorveglianza di vaste aree di interesse con tempi di persistenza elevati e con la capacità di utilizzare contemporaneamente fino a 350 kg di sensori. Si tratta dell’ultima evoluzione della famiglia di sistemi a pilotaggio remoto FALCO che nella versione tattica Falco Evo è operativo con numerosi clienti internazionali e che ha accumulato migliaia di ore di volo, anche nello spazio aereo civile in varie parti del mondo.
Le attività di flight testing e certificazione del Falco Xplorer si sono svolte presso l’aeroporto militare di Trapani Birgi, con il supporto del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare che ha partecipato attivamente ai test fornendo tutti i servizi aeroportuali essenziali - tra cui assistenza al traffico aereo, antincendio e sicurezza del volo - con l’obiettivo di garantire lo svolgimento delle sperimentazioni in totale sicurezza e in accordo con quanto previsto dalle normative di settore. In linea con le tempistiche attese, il Falco Xplorer ha eseguito tutti i voli previsti, evidenziando la solidità del progetto e completando con successo le complesse prove funzionali. In particolare, nei test è stato validato il comportamento dell’aeromobile nelle diverse fasi dell’inviluppo di volo.
Ora il sistema inizierà la seconda campagna di prove, che Leonardo porterà avanti sotto la supervisione della Direzione per gli Armamenti Aeronautici e per l'Aeronavigabilità (DAAA), per ottenere la certificazione per l’idoneità al volo secondo lo standard NATO STANAG 4671. Il processo prevede il completamento di una serie di voli a complessità crescente che permetterà di validare progressivamente, insieme all’autorità militare, le capacità più evolute del sistema come il decollo e l’atterraggio automatici, le comunicazioni satellitari per le operazioni oltre la linea di vista radio e l’efficacia dell’intera suite di sensori di sorveglianza, completamente realizzata da Leonardo. Tra questi, la torretta elettro-ottica LEOSS, il radar multimodo Gabbiano TS-80 UL, l’Automatic Identification System per l’identificazione e il monitoraggio del traffico marittimo e il sistema di electronic intelligence SAGE. Grazie all’architettura aperta e alla flessibilità del sistema di missione ATOS, anch’esso di Leonardo, è possibile integrare facilmente ulteriori sensori o sottosistemi anche di terze parti.
La certificazione permetterà al Falco Xplorer di volare su aree antropizzate, incrementando notevolmente la sua capacità di sorvolare porzioni di territorio e di operare anche a supporto di attività di pubblica sicurezza e di protezione civile. Il Falco Xplorer non è soggetto alle restrizioni dell'International Traffic in Arms Regulations (ITAR) ed è conforme ai criteri per il Missile Technology Control Regime (MTCR) classe II. È stato concepito per dotare clienti sia militari sia civili di capacità di sorveglianza strategica e può essere offerto come sistema integrato o come servizio gestito e operato da Leonardo.