La sosta in Kenya, dal 10 al 14 gennaio 2014, di Nave Cavour e Nave Etna, ha rappresentato simbolicamente il taglio del nastro della missione umanitaria promossa dalla Marina Militare in collaborazione con: le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana (CRI), Operation Smile e laFondazione Francesca Rava Onlus.
A bordo della portaerei Cavour, pazienti e famiglie, arrivano portando un piccolo bagaglio a mano contenente lo stretto necessario per trascorrere la notte sulla nave, ad attenderli all'ingresso, i cuori, le menti e le braccia del personale del 30° Gruppo Navale e la sinergia tra il personale medico della Marina, l’equipe di Operation Smile, le infermiere volontarie ed i medici del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.
Allo scopo di sfruttare al massimo la presenza di Nave Cavour a Mombasa, sono stati effettuati i primi screening a carattere generale presso il General Hospital di Mombasa, prima dell’arrivo della portaerei, seguiti dagli screening specifici svolti a bordo, finalizzati agli interventi chirurgici maxillofacciali e anestesiologici, in modo da definire il quadro clinico del paziente.
I team suddivisi in 2 differenti sale operatorie, in soli 4 giorni di sosta hanno effettuato 21 controlli e 18 interventi chirurgici, oltre ad aver individuato 3 casi più complessi, da gestire durante la sosta del Cavour a Città del Capo o dopo il rientro in Italia. Molti dei pazienti provengono da villaggi isolati situati nella regione centrale del Kenya, segnalati dalle associazioni di volontariato alla locale sede di Operation Smile International.
Al termine del periodo di permanenza sul Cavour ogni paziente, grande o piccolo, è stato messo di fronte alla paura più grande: guardarsi allo specchio. A garanzia delle fasi post-operatorie, una rappresentanza di Operation Smile, resterà in sosta a Mombasa per seguire il decorso, garantendo supporto ed assistenza in appoggio alla locale struttura ospedaliera.
Il supporto psicologico garantito durante tutto il periodo di permanenza, ha permesso alle famiglie di socializzare tra loro e con l’ambiente circostante che gli ha accolti in un caloroso abbraccio, allestendo per l’occasione una grande sala ludica in mensa equipaggio in cui i bimbi, affiancati dai genitori, hanno potuto intrattenersi con giochi, canti e disegni, affissi successivamente sulle pareti dell’infermeria di bordo.
Fonte: Marina Militare