Comitmarfor: assume l’incarico di maritime component commander dell’allied reaction force

(di Marina Militare)
09/07/24

Presso il quartier generale del NATO RAPID DEPLOYABLE CORP ITALY (NRDC ITA) si è svolta il 1° luglio la cerimonia che ha sancito l’attivazione dell’allied reaction force (ARF) e l’assunzione del comando della Forza da parte del comando NATO di Solbiate Olona (VA), alla guida del generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario. All'evento hanno partecipato il comandante supremo delle Forze Alleate in Europa (SACEUR), generale Christopher G. Cavoli e il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello.

Tra le numerose autorità militari partecipanti, erano presenti tutti i comandanti delle componenti messe a disposizione della nuova Forza di reazione rapida della NATO da vari paesi dell’Alleanza, alle dipendenze del generale D’Addario (ARF commander), pronte ad operare in scenari di crisi o conflitto; in particolare oltre al comando dell’Italian Maritime Forces (COMITMARFOR), si segnala la partecipazione della 1st division del Regno Unito per la parte terrestre,  del joint force air component per la parte aerea e lo special operations command per le forze speciali, messi entrambi a disposizione dalla Spagna.

L’allied reaction force è una forza strategica ad elevata prontezza operativa a disposizione del SACEUR a supporto del nuovo concetto di Difesa e Deterrenza della NATO, capace di operare in ambiente multi dominio (Multi Domain Operations), che ha sostituito il precedente costrutto della Nato Response Force (NRF) per rispondere più adeguatamente e rapidamente all’evoluzione dei nuovi scenari di crisi. L'ARF è quindi in grado di dispiegarsi con brevissimo preavviso per produrre “effetti operativi” in tempi rapidi ovunque sia necessario, supportata da pacchetti di forze multi-dominio scalabili per rafforzare la deterrenza in tempo di pace e di crisi o per creare dilemmi strategici. Oltre alle forze permanentemente assegnate, la sua flessibilità intrinseca consente al SACEUR di assegnare forze aggiuntive al comandante dell'ARF secondo le necessità, in qualsiasi situazione.

L’ARF è una chiara dimostrazione dell'impegno, coesione e determinazione degli Alleati per rafforzare la Difesa dell’Alleanza Atlantica. In tal senso l’Italia ha confermato ancora una volta il suo grande impegno nel rispondere concretamente con proprie forze al Nuovo Concetto Strategico della NATO (New Force Model), contribuendo oltre che con l’ARF Headquarters (NRDC ITA) anche con COMITMARFOR, al comando dell’ammiraglio di divisione Giacinto Sciandra, che svolgerà all’interno dell’ARF, il delicato ruolo di maritime component commander (MCC) pronto a condurre operazioni marittime con alle proprie dipendenze assetti navali di superficie e un task group anfibio spagnolo, capace di gestire anche assetti aerei e sottomarini che verranno messi a disposizione dall’allied maritime command di Northwood (UK).

COMITMARFOR, comando con uno staff multinazionale ubicato a Taranto e nato nel 2002 come declinazione NATO della seconda divisione navale (COMDINAV DUE), è in grado di pianificare e condurre operazioni aeronavali complesse e ad alta intensità. Nel 2023 lo staff di COMITMARFOR ha effettuato un intenso iter certificativo, il quinto e più complesso della propria storia, raggiungendo la Full Operational Capability (FOC), un importante traguardo che rende le Italian Maritime Forces in rappresentanza della Marina Militare Italiana che mette a disposizione anche l’unità navale di comando, pronte per affrontare le sfide e le responsabilità operative a supporto dell’Alleanza.

NOTA: La bandiera dell’allied reaction force richiama l'emblema storico della allied command europe mobile force. Presenta lo sfondo verde e il fulmine giallo del design del comando alleato in Europa. Lo sfondo verde si collega a SHAPE, mentre il fulmine implica velocità, potenza e capacità multi-dominio come spazio, cyber, fuoco e informazione.