Esercitazione ADRION 2023

(di Marina Militare)
27/06/23

Il 12 giugno 2023 ha segnato l'inizio dell'esercitazione internazionale ADRION 2023 (Adriatic Ionian Iniziative) con l'arrivo a Taranto delle unità Oriku (ALB), Karathanasis (GRE), Omis (CRO) e Grecale (ITA), unitamente alle delegazioni montenegrine e slovene per un'importante iniziativa di cooperazione regionale per la sicurezza del Mediterraneo.

L'esercitazione ADRION si inserisce all'interno delle attività promosse dalla Conferenza interministeriale di Ancona sulla sicurezza e lo sviluppo dei Paesi della regione Ionico-Adriatica del 2000. Al termine di questa conferenza, i Ministri degli Affari Esteri delle Nazioni partecipanti hanno sottoscritto la "Dichiarazione di Ancona", in cui è stata ribadita la volontà comune dei Paesi rivieraschi di sviluppare la cooperazione regionale al fine di garantire la sicurezza e la stabilità politico-economica dell'area.

L'esercitazione è stata gestita da uno staff internazionale composto da ufficiali e sottufficiali di tutte le nazioni partecipanti ed è stata sviluppata in due fasi: la prima, denominata CAX (Computer Assisted Exercise), comprendente un seminario informativo e la condotta di attività presso il simulatore del centro addestramento della Marina e una seconda, denominata LIVEX (Live Exercise), durante la quale sono state sviluppate le attività in mare.

L'esercitazione ADRION 2023 è stata quindi eseguita con la condotta di manovre ravvicinate in mare per sviluppare la sensibilità dei comandanti e degli equipaggi, attività di ricerca e soccorso (SAR), operazioni di boarding, di tiro a caldo con sistemi di artiglieria. Questi eventi principali hanno consentito ai partecipanti di migliorare le capacità operative e di coordinamento.

L'ADRION 2023 ha rappresentato un importante impegno delle nazioni coinvolte per promuovere l'interoperabilità e la cooperazione nella regione adriatico-ionica, con l'obiettivo di affrontare insieme le sfide comuni e garantire la sicurezza marittima. Questa iniziativa mira a consolidare i legami di amicizia e a favorire una maggiore comprensione reciproca tra le nazioni partecipanti, banco di prova reale per le capacità operative e la collaborazione tra i paesi coinvolti. Attraverso il dialogo, l'addestramento congiunto e la condivisione delle procedure operative e tattiche, si è dato un importante segnale per la stabilità e la sicurezza nella regione adriatico-ionica e nel Mediterraneo nel suo complesso.