È proprio alle periferie di Maputo che l’equipaggio di Nave Borsini opera volontariamente dedicando il proprio tempo a chi ne ha necessità. I centri bisognosi di aiuti umanitari si trovano nelle zone più povere della città di Maputo, ove il tasso di malati è molto elevato e la povertà non tarda a manifestarsi tra una strada e l’altra.
Il primo intervento è stato portato alla Casa de Alegria, dove vivono circa 120 bambini. Presso tale struttura sono stati diversi gli interventi sanatori e tra questi si ricordano i miglioramenti delle zone di vita e ricreative, con il significativo montaggio di una nuova cucina a gas, rispetto a quella ancora a legna, a beneficio di coloro che numerosi sono ospitati in questo orfanotrofio.
Le attività umanitarie, che i volontari di Nave Borsini, al comando del capitano di fregata Valerio Cirillo, svolgono ogni giorno, proseguono anche attraverso azioni di manutenzione e miglioramento dell’Infantario Primeiro de Maio, un orfanotrofio dove vivono bambini abbandonati con gravi situazioni di disagio.
Vi è anche un terzo centro di accoglienza, sito a circa 40 km da Maputo, dove hanno operato i marinai italiani. Dopo alcuni chilometri di strada sterrata e difficilmente percorribile i volontari giungono presso l’Istituto Agrario Maputino. Anche qui vengono sistemate lavatrici, impianti di illuminazione e migliorate le zone di vita con interventi di pittura e manutenzione, cercando di curare in ogni intervento anche i piccoli dettagli che possono sempre fare la differenza.
Anche in Mozambico le squadre lavori dei volontari della Marina Militare continuano a fornire il loro contributo, lasciando a Maputo il ricordo dei sorrisi di centinaia di bambini.
Fonte: Marina Militare