I palombari di Nave Anteo e del reparto pronto impiego del gruppo operativo subacquei (GOS) di Comsubin, lo scorso 26 novembre hanno operato nelle acque antistanti Capo Figari per la ricerca e il recupero di un marinaio disperso, vicenda risalente allo scorso 10 agosto a seguito di una collisione tra un peschereccio ed una nave traghetto.
Nave Anteo, su delega della procura della repubblica territorialmente competente, ha compiuto attività di ispezione dei fondali attraverso l'utilizzo dei mezzi subacquei filoguidati in dotazione al GOS, quali i ROV Sirio e Perseo, e gli operatori hanno individuato la posizione dei resti di prora e poppa del peschereccio e, successivamente, di un corpo esamine sul fondo.
Dopo la manovra di posa del campo boe e successivo affinamento della posizione sulla verticale del relitto, i palombari, utilizzando l'apparecchiatura SDC (Submersible Decompression Chamber), hanno raggiunto la quota di circa 90 metri, profondità alla quale è stato dato corso al pietoso recupero, attività che preludono, oltre alle tecnologie avanzate in dotazione, anche a competenze e sensibilità particolari.
Al termine dell'attività, i reperti sono stati affidati alla direzione marittima di Olbia per le successive azioni di indagine svolte dall'autorità giudiziaria.