“A seguito del crescente interesse internazionale verso la tutela della sicurezza dei traffici marittimi in questa parte dell’Africa, l’occasione è stata propizia per ampliare l’estensione dell’area di sorveglianza e condurre attività addestrativa congiunta, volta a consolidare la interoperabilità e la collaborazione tra i diversi mezzi navali e la cooperazione nel contrasto alla pirateria attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze tra le due Marine” sono le parole di un ufficiale del Servizio Operazioni di bordo.
“La sorveglianza esercitata dagli Stati costieri limitrofi, le finalità criminali e la morfologia territoriale fanno la differenza”, a sostenerlo è il dott. Clausi, esperto in materia di geo-politica a supporto del 30° Gruppo Navale.
Fonte: Marina Militare