Il saluto che papa Francesco ha riservato alla delegazione della Marina Militare, è stato accolto dai militari lì presenti con un caloroso, sentito ed accorato applauso, seguito da un tripudio di berretti ondeggianti, un pensiero particolare è stato riservato anche “alle famiglie dei militari impegnati nelle missioni all’estero”.
In occasione di una breve ma intensa stretta di mano fra il santo padre ed il comandante del 30° Gruppo Navale, ammiraglio di divisione Paolo Treu, che portava i saluti di tutti i suoi uomini e donne, il pontefice ha voluto esprimere il suo apprezzamento per l’operato dei militari della Marina.
“Non avrei mai immaginato di vivere questa grande emozione in una cornice così unica” - la testimonianza di una giovane marinaia - “La mia personale realizzazione come persona e come donna è rappresentata dalla divisa che indosso, essa è l’emblema del mio lavoro, del mio futuro e della mia stabilità familiare. Indossarla al cospetto del santo padre in rappresentanza, non solo del 30° Gruppo Navale ma di tutta la forza armata ,mi rende orgogliosa della scelta di vita che ho fatto, dei sacrifici che ho dovuto affrontare e dei traguardi che sono riuscita a raggiungere. Spero, un domani, che i miei figli possano essere orgogliosi e fieri della loro mamma”.
Tra il 10 e l’11 aprile le Unità del 30° Gruppo Navale, portaerei Cavour, rifornitrice di squadra Etna e fregata Bergamini, dopo circa 5 mesi dalla data di partenza del 13 novembre 2013, hanno fatto rientro nelle rispettive sedi d’appartenenza di Taranto e La Spezia.
Nel corso dei 147 giorni di navigazione, sono state percorse oltre 21mila miglia ed effettuate 21 soste in 20 differenti paesi del Medio Oriente e del continente Africano. Le tre Unità hanno svolto attività di assistenza umanitaria, in collaborazione con le Onlus Operation Smile e Fondazione Francesca Rava N.P.H. ed il supporto del Corpo Militare e delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, portando a termine complessivamente: 114 interventi maxillo-facciali, 47 trattamenti ortodontici e 2513 visite oculistiche con la donazione di 605 occhiali graduati. I militari organizzati in squadre-lavoro hanno condotto, durante le soste africane, opere di manutenzione, ripristino e ristrutturazione, a favore di 19 siti per l’infanzia mentre, contestualmente, un team sanitario effettuava, in totale, 480 visite mediche principalmente pediatriche, ma anche veterinarie ed interventi di disinfestazione.
“Noi non siamo ciò che teniamo egoisticamente per noi stessi, ma siamo ciò che lasciamo agli altri, con il nostro agire, con il calore del nostro cuore, l’ingegno della nostra mente e la forza delle nostre braccia” è stato il saluto che l’ammiraglio Treu, in un lungo ed appassionato discorso, ha rivolto agli equipaggi del 30° Gruppo Navale che hanno reso possibile la buona riuscita della campagna “il Sistema Paese in movimento”.
Fonte: Marina Militare