Martedì 9 agosto, la fregata Carlo Bergamini appartenente alla seconda divisione navale ha mollato gli ormeggi dal porto di Taranto con a bordo i guardiamarina frequentatori del 1° Anno Corsi Applicativi (A.C.A) dell’Accademia Navale e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Taranto per partecipare ad esercitazioni di tiro a caldo e prove tecniche sui sistemi di bordo.
Nave Bergamini, una volta fuori dalle ostruzioni, è stata raggiunta da un elicottero SH-90, partito dalla base di Grottaglie. con il quale sono starte eseguite prove dei sistemi di comunicazione e scambio dati.
Una volta a largo, l’unita ha effettuato un’esercitazione di tiro a caldo con gli impianti d’artiglieria di bordo (127/64 LW e 76/62 SR DF), sistemi d’arma di grande versatilità ed efficacia, nonché peculiarità delle FREMM General Purpose (GP).
In arco pomeridiano, è stata la volta delle esercitazioni di avaria al timone e recupero uomo a mare a favore dei giovani ufficiali in visita a bordo, consentendo loro di mettere in pratica le nozioni teoriche apprese in Accademia Navale e presso il Simulatore Navale di Manovra (SINAM) del comando della seconda divisione navale.
Nel corso della giornata, il gruppo dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Taranto ha assistito anche alle manovre dalla plancia.
L’esperienza in mare a bordo di Nave Bergamini è stata un’opportunità preziosa per i frequentatori del 1° A.C.A. dell’Accademia Navale, soprattutto in vista del futuro imbarco a bordo delle navi della squadra navale. "L’attività effettuata in mare è stata una vera e propria dimostrazione delle capacità operative delle navi della Marina Militare. Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con l’equipaggio e vedere da vicino la realtà di una nave 'grigia', nella complessità dei suoi diversi aspetti organizzativi e gestionali. È stata un’occasione formativa molto proficua che ha consentito di accrescere il bagaglio conoscitivo professionale ed umano di ciascun ufficiale del corso Spartani presente a bordo", così il guardiamarina Jerry Francavilla.
L’attività coordinata dalla seconda divisione navale ha permesso ai giovani ufficiali, futuri comandanti, di comprendere le capacità di questo tipo di navi, così come la professionalità, flessibilità e dedizione richieste all’equipaggio; aspetti che da sempre accomunano gli equipaggi e le navi della Marina Militare.