Nave Borsini in Nigeria alla Presidential Fleet Review 23

(di Marina Militare)
14/06/23

Un mese di Gabinia per Nave Borsini all’insegna dell’impegno dell’Italia per il contrasto alla pirateria. Il pattugliatore d’altura della Marina Militare, mollati gli ormeggi lo scorso 27 aprile dalla Base Navale di Augusta, dopo un iniziale periodo di partecipazione all’operazione Mediterraneo Sicuro, è partito alla volta del Golfo di Guinea per pattugliare uno dei tratti di mare al mondo con il più alto rischio legato agli attacchi di pirateria. L’operazione Gabinia costituisce un’importante occasione per conoscere meglio le realtà locali e rafforzare la cooperazione con i paesi rivieraschi.

Nave Borsini nel corso del proprio dislocamento davanti le coste africane, bagnate dell’Oceano Atlantico, ha sostato, dal 21 al 23 maggio, a Lagos, in Nigeria, e preso parte alla Presidential Fleet Review 23 in onore del presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari. Presenti al defilamento lungo l’Apapa Chanel di Lagos, oltre a Nave Borsini, quattro unità nigeriane e un’unità della Marina ghanese.

L’evento ha celebrato le operazioni di sorveglianza marittima ad opera della Marina nigeriana, che hanno contribuito a far uscire la Nigeria dalla piracy list edita dall’International Maritime Bureau (IMB).
Negli ultimi rapporti quadrimestrali dell’IMB, infatti, è stato registrato il più basso numero di episodi di pirateria marittima dal 1993 ad oggi. In particolare, il Golfo di Guinea è stato teatro di soli cinque incidenti nel primo quadrimestre di quest’anno, un ottimo risultato in considerazione degli otto episodi di pirateria occorsi nello stesso periodo del 2022 ed i sedici del 2021. Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno della marina nigeriana da un lato, e delle marine come quella italiana dall’altro, Marina Militare che con continuità schiera una nave in quella zona di mare, con compiti di pattugliamento e intervento in caso di incidente e supporta la crescita delle marine rivierasche dell’area, al fine di incrementare le loro capacità di pattugliamento e intervento.

Questo risultato però deve essere consolidato attraverso l’azione dei centri di comando e controllo degli Stati costieri oltre al potere deterrente della presenza di navi militari. L’importanza del ruolo di queste ultime nell’area è stato anche evidenziato dal direttore dell’IMB, Michael Howlett, il quale ha affermato la rilevanza dell’attività di antipirateria svolta dallo strumento navale per la prevenzione e l’immediata risposta al fenomeno (pirateria che rischia di minare il commercio internazionale, che utilizza per l’85% le vie marittime, nonché la sicurezza degli addetti ai lavori nel settore).

Lasciato il porto di Lagos, Nave Borsini ha ripreso il mare per dirigersi ad Abidjan, in Costa d’Avorio, non prima però di aver effettuato attività congiunta con due navi nigeriane, la NNS Ikenne e la NNS Kano. L’esercitazione è stata un’occasione di confronto tra due Marine impegnate nella lotta alla pirateria marittima che ostacola la crescita economica dei Paesi che si affacciano sul Golfo di Guinea e mette a repentaglio la sicurezza delle rotte commerciali internazionali in quel tratto di mare a ovest del continente africano. L’impegno di Nave Borsini nell’operazione Gabinia durerà fino a luglio e nelle prossime settimane è previsto che navighi, da Walvs Bay, in Namibia, a Baleine Field, nell’offshore della Costa d’Avorio.