Il corso, iniziato lo scorso 13 gennaio presso la base operativa del Varignano, dove ha sede il comando subacquei e incursori (COMSUBIN), ha visto gli iniziali ventiquattro aspiranti subacquei, di differente grado e specializzazione, sottoporsi ad un intenso addestramento volto ad acquisire le conoscenze necessarie a: effettuare lavori in carena sino alla profondità di 15 metri, intervenire in caso di falla, operare per il recupero di elicotteri sinistrati, contribuire alle operazioni di salvataggio in mare.
Durante il corso gli allievi sono stati affidati all'esperta guida dei capi palombari del gruppo scuole che insieme al gruppo operativo subacqueo (GOS) sono fiore all'occhiello della forza armata e unici operatori subacquei sul territorio nazionale in grado di intervenire sino a profondità di 300 metri. Il personale del GOS oltre ad essere costantemente impegnato nelle operazioni di sminamento in territorio nazionale e straniero, si è contraddistinto per la capacità d’intervento e la professionalità dimostrata nel corso delle tristemente note tragedie di Lampedusa, della Costa Concordia e della Torre di Genova.
Ultimato l'addestramento, i neo subacquei torneranno ora a bordo delle rispettive navi, arricchiti delle nuove esperienze fatte da mettere subito al servizio dei rispettivi comandi per far fronte ai numerosi impegni della Marina Militare italiana, fra le quali va sicuramente ricordata l'operazione Mare Nostrum ove il contributo degli OSSALC è spesso determinare per il salvataggio di numerose vite umane in mare.
Fonte/foto: Marina Militare