Con l’ingresso delle unità navali nel porto di Cagliari il 28 aprile è terminata l’Italian Minex del 2023. È la più grande esercitazione nazionale incentrata sulla Guerra di Mine, ormai tradizionalmente integrata nel più ampio contesto della prima sessione dell’esercitazione navale maggiore della Marina Militare "Mare Aperto" (MA 23-1).
In questa edizione le unità sono state inserite nel MCM TG (Mine Counter Measure Task Group) composto da 11 navi tra cacciamine, unità rifornitrici sede di comando e unità ausiliarie specializzate anche nell’attività di posamine. A tutti questi assetti si sono aggiunti 6 veicoli autonomi subacquei e di superficie e 3 team di palombari specializzati nella neutralizzazione di ordigni subacquei (abilitati Explosive Ordnance Disposal - EOD).
L’attività è stata condotta nelle acque della Sardegna meridionale, in uno scenario multidomio e da un ambiente subacqueo sfidante per gli equipaggi, con più di 40 simulacri di mina posati, in un totale di 54 miglia nautiche quadrate che sono state esplorate dalle navi. Oltre all’addestramento, l’attività è stata resa più accattivante dal ritrovamento di 6 ordigni inesplosi, delle vere e proprie mine navali risalenti alla seconda guerra mondiale. Durante la stessa esercitazione, le mine sono state rimosse e portate in zone idonee alla loro neutralizzazione, dove sono state _ come si dice in gergo _ controminate, in concorso al nucleo Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi (SDAI) del gruppo subacquei della Marina Militare di Cagliari.
Ancora una volta è evidente l’alta valenza della capacità delle forze di contromisure mine che, anche in esercitazione, contribuiscono concretamente alla sicurezza delle attività marittime costiere e delle rotte di accesso ai porti.