L'impiego delle dinamiche del gioco per lo studio e l'analisi di problemi militari, nonché per la formazione al processo decisionale degli ufficiali ha radici antiche che si perdono nei secoli passati: "Dimmi e dimenticherò, mostrami e ricorderò, coinvolgimi e capirò", recitava Confucio 25 secoli fa. L'Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia, sede del corso normale di stato maggiore e del Centro Studi della Marina Militare, da oltre un anno partecipa attivamente al gruppo di lavoro internazionale per l'organizzazione della "Wargaming Initiative for NATO", che ha condotto con successo le prime due edizioni di Parigi e di Roma (presso il Centro Alti Studi per la Difesa).
In virtù delle conoscenze acquisite in tale contesto di altissimo livello e anche grazie alla preziosa collaborazione del dott. Patrick Ruestchmann, Vicedirettore per il wargaming del Centre interarmées de concepts, de doctrines et d'expérimentations delle Forze Armate francesi e uno dei massimi esperti all'interno dell'Alleanza Atlantica, nella prima decade di gennaio è stato organizzato, a favore del 91° corso normale di stato maggiore, un workshop specifico nel quale gli Ufficiali Frequentatori si sono cimentati con due diversi wargames, uno di carattere militare a livello operativo ed uno a politico-strategico con l'impiego degli “strumenti del potere" a disposizione dei rispettivi Stati.
L'evento ha permesso agli ufficiali frequentatori di ampliare le proprie capacità di analisi e acquisire la consapevolezza delle potenzialità del wargaming, fornendo loro un ulteriore strumento di lavoro da utilizzare nelle future destinazioni di impiego nazionale e internazionale.