Il capo della polizia, il prefetto Alessandro Pansa e il ministro dell'interno, Angelino Alfano, hanno preso la parola di fronte alle donne e agli uomini in divisa rappresentati dei vari reparti operativi.
"I poliziotti sono i veri eroi dei nostri tempi", con queste parole il prefetto Pansa ha rivolto la sua gratitudine a tutti i poliziotti e al loro operato.
Un pensiero particolare è andato ai poliziotti che hanno perso la vita indossando la divisa, come Massimo Impieri, giovane poliziotto della stradale che perse la vita soccorrendo degli automobilisti per evitare che potessero incorrere in gravi incidenti. Altro ricordo è andato a Luca Tanzi, che lo scorso novembre durante l'alluvione in Sardegna, finito il servizio insieme ai colleghi, scortando un ambulanza che non conosceva i percorsi devastati dall'alluvione, la sua auto sprofondò su un ponte distrutto dall'alluvione, ulteriore ricordo è poi andato a Filippo Raciti e ai feriti in campo durante la partita di calcio di sabato scorso.
Il prefetto si è inoltre congratulato con i vari reparti per i bilanci positivi ottenuti nel corso dell'anno: alla polizia stradale per una diminuzione di segnalazioni di deceduti e feriti, alla polizia ferroviaria che ha incrementato il numero degli indagati e degli arrestati (soprattutto nell'ambito delle attività svolte in contrasto al furto del rame), alla polizia postale sempre più attiva nella lotta alla pedopornografia e negli attacchi informatici.
Parlando del settore immigrazione il capo della polizia ha evidenziato che "notevolissimo è stato l’impegno della Polizia di Stato, che negli ultimi 12 mesi ha dovuto fronteggiare l’arrivo di 66.207 migranti, rispetto ai 14.803 del corrispondente periodo precedente.
Nell’ambito del contrasto al traffico degli esseri umani sono stati costituiti appositi gruppi investigativi, che hanno consentito l’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di 263 scafisti e il sequestro di 148 natanti. Sono stati poi rilasciati 2.320.247 permessi di soggiorno".Importanti anche gli obiettivi raggiunti nella qualità della formazione a tutti i livelli. "La nostra Scuola superiore, nella quale ci troviamo oggi, è stata appena insignita del certificato di conformità al più rigoroso standard internazionale in tema di qualità. E presto adotteremo per tutti i nostri operatori un programma di formazione permanente".
Per quanto poi riguarda l'ordine pubblico il prefetto Pansa ribadisce che "non è facile mantenere i nervi saldi mentre insieme a insulti di ogni tipo si viene anche bersagliati da bombe carta, petardi, razzi, pietre e biglie di metallo, con il conseguente rischio di essere feriti gravemente o addirittura di perdere la vita" e si pone come obiettivo "come direttore generale della pubblica Sicurezza e come capo della Polizia, di continuare a garantire a tutti il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni, ma nel rispetto dell’uguale diritto degli altri cittadini a non vedere danneggiati i propri beni e le proprie attività e del diritto degli operatori dell’ordine pubblico a non rischiare ogni giorno l’incolumità o la carriera".
Rivolgendosi poi ad Angelino Alfano - "In conclusione, signor ministro: la razionalizzazione della spesa come pure tutela dei poliziotti sono certamente esigenze molto sentite, ma ritengo doveroso sottolineare, come ho fatto sin dall’inizio del mio mandato, che il blocco contrattuale, i tetti salariali e la mancata revisione delle carriere sono altre urgenze che le chiedo trovino al più presto risposte adeguate".
Ha poi preso la parola il ministro Alfano, elogiando il lavoro delle donne e degli uomini in divisa, e ha sottolineato che "non vi è libertà se non c'è sicurezza, e che la sicurezza è una delle forme attraverso cui si può realizzare la libertà. Non esiste un popolo libero, se non è libero dalla paura e la libertà dalla paura ha a sua difesa le nostre donne e i nostri uomini che ogni giorno sono nelle nostre città a difendere la libertà e anche la democrazia". Rivolgendosi poi al sindaco di Roma, presente in sala, ha sottolineato che "il diritto alla incolumità personale degli uomini e delle donne in divisa, il diritto degli abitanti delle nostre città a vivere pacificamente nella propria città, sono diritti equipollenti, equivalenti, posti sullo stesso piano e - ribadisce il ministro - non esiste un diritto più diritto degli altri".
Alfano ha poi elogiato l'impegno dei sindacati di polizia per "l'azione di responsabile contenimento dei disagi, di responsabile abilità di incanalare i turbamenti del personale, la voglia di rivalsa di chi ha subito un torto o ritiene di averlo subito, e questa è l'abilita dei nostri sindacati, di incanalarli tutti sul versante di corrette relazioni istituzionali. Certamente capeggerò la giusta rivendicazione al riordino delle carriere e allo stop al blocco stipendiale. Conclude poi il suo intervento sottolineando che "questo paese può andare fiero della polizia, dei suoi caduti, delle sue donne e dei suoi uomini in servizio. Di questa fierezza noi oggi facciamo un pubblico vanto in ricordo di questa festa della Polizia".
Al termine dei discorsi il capo della Polizia e il ministro, hanno conferito medaglie d'oro al merito civile e promozioni.
Prima la medaglia d’oro al merito civile conferita alla bandiera della Polizia di Stato, per "gli uomini e le donne della Polizia di Stato, dando prova di esemplare perizia professionale, eccezionale dedizione e generoso altruismo, si sono prodigati, con azioni singole o collettive compiute in luoghi di vigilanza montana e in occasione di calamità naturali, nel soccorso di persone in pericolo...".
Grande la commozione negli occhi di Alfano e Pansa nel conferire la medaglia d'oro al valor civile al vice sovrintendente Luca Tanzi, al vice sovrintendente Mirko Pellino ed agli assistenti Gavino Chighine e Gavino Virdis e alla memoria dell’agente scelto Massimo Impieri.
Sono poi state conferite le promozioni per merito straordinario all’agente scelto Michele D’Aniello, ai sostituti commissari Domenico Conte e Vincenzo Leo, ai sostituti commissari Antonio Larosa e Roberto Dionisio, all’ispettore superiore Marco Antonio Russo ed ai sovrintendenti capo Ivano Gallo e Roberto De Cagno, all’ispettore superiore Antonio De Vincentis, al vice sovrintendente Antonino Terranova e all’agente scelto Martina Grimaldi, atleta dei gruppi sportivi Fiamme Oro.
La festa della Polizia si è poi conclusa nel pomeriggio col cambio della guardia al Quirinale e con il concerto della banda della Polizia di Stato.
Monica Palermo