Centro di Eccellenza per le Stability Police Units dell’Arma: esercitazione OSCE 22-26 gennaio 2018

(di Arma dei Carabinieri)
06/02/18

Negli ultimi anni, i Paesi facenti parte dell'OSCE stanno assistendo a cospicui movimenti di esseri umani che fuggono da conflitti in corso, persecuzioni, da situazioni di instabilità e dalla mancanza di opportunità economiche. Le persone che compongono questi flussi migratori si trovano esposte, in una condizione di elevata vulnerabilità, di fronte ad organizzazioni criminali privi di scrupoli specializzate nello sfruttamento e nella tratta di esseri umani. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), più di un milione e mezzo di persone sono giunte in Europa tra il 2015 ed il 2017 e tra di essi, secondo i dati di EUROPOL, più di 10.000 bambini sono scomparsi; si ritiene che molti di essi siano stati vittime di tratta.

Il progetto dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) denominato “Combating Human Trafficking along Migration Routes” (“Combattere la tratta di esseri umani lungo le rotte migratorie”) si ripropone di migliorare la capacità degli Stati partecipanti di identificare rapidamente le potenziali vittime di tratta onde potere, da un lato, assisterle nel modo migliore, garantendo il rispetto dei loro diritti fondamentali, e dall’altro, perseguire efficacemente i trafficanti di esseri umani.

L’approccio seguito nel progetto è quello dell’apprendimento basato sulla simulazione. In tale contesto, professionisti impegnati a qualunque titolo nella gestione dei migranti, appartenenti sia al settore pubblico che a quello privato (come nel caso delle ONG), sono chiamati ad esercitarsi in scenari simulati ove debbono risolvere, in tempo reale, problemi elaborati sulla base di situazioni realistiche, sviluppate da esperti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’OSCE, che hanno ricreato casi di sfruttamento del lavoro e di induzione alla prostituzione di giovani donne migranti, anche minori.

Nell’ambito di tale progetto sono state già condotte, tra il 2016 ed il 2017, tre esercitazioni, realizzate a Vicenza presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) dell’Arma dei Carabinieri. La quarta ed ultima sessione si terrà, sempre presso il CoESPU di Vicenza, nella settimana dal 22 al 26 gennaio 2018. I soggetti da esercitare, 58 in tutto, sono stati individuati, come nelle precedenti simulazioni, tra gli appartenenti ai servizi sociali, alla magistratura, alle forze dell’ordine e alle ONG. Mentre nelle tre sessioni precedenti gli esercitati provenivano da diversi Paesi del Centro Europa, in quest’ultima sessione i convenuti saranno esclusivamente di nazionalità italiana.

L’Arma dei Carabinieri, partner dell’OSCE nel progetto, può con soddisfazione affermare di aver concorso in modo consistente e determinante alla realizzazione dell’iniziativa, lanciata il 16 giugno del 2016 dalla presidente della Camera on. Laura Boldrini durante la sua visita al CoESPU. Infatti, oltre ad offrire un cospicuo sostegno logistico e tecnico alle attività, l’Arma ha apportato un contributo prezioso ed insostituibile alla redazione e condotta degli scenari simulati, impiegando in tali attività qualificati esperti provenienti dalle proprie componenti specialistiche (quali il ROS) in possesso di know-how specifico ed altamente qualificato, ed ha altresì permesso che le esercitazioni si svolgessero utilizzando le moderne strutture del CoESPU di Vicenza. Detto Centro infatti, in ragione della sua natura di polo formativo e dottrinale di rilievo internazionale nel campo della polizia di stabilità, può contare sulla presenza di personale particolarmente esperto nella realizzazione e gestione delle esercitazioni, e dispone inoltre di infrastrutture dedicate, quali la sala denominata “MaGISTrA”, appositamente studiate e realizzate per lo svolgimento di attività addestrative basate su scenari simulati. Tutte le competenze e capacità strutturali summenzionate sono stati indirizzate allo scopo di fornire il massimo contributo e supporto al progetto dell’OSCE e consentire così di conseguire la migliore realizzazione degli obiettivi prefissati.