Si è tenuto ieri a Roma, presso il salone di rappresentanza della Caserma “Palidoro”, sede del comando unità mobili specializzate dell’Arma dei Carabinieri, la conferenza stampa di presentazione della Staffetta per la Speranza “Facciamo salpare la Ricerca” organizzata da Fondazione Città della Speranza e patrocinata dallo Stato Maggiore della Difesa.
La staffetta “Facciamo salpare la Ricerca” mira a supportare la ricerca oncologica pediatrica, tema centrale per la Fondazione Città della Speranza che si occupa di promuovere la ricerca scientifica contro le malattie oncologiche. Inoltre, l’iniziativa vuole rendere omaggio alla memoria dei medici Giuseppe Basso e Modesto Carli che hanno dedicato la propria vita alla lotta ai tumori pediatrici.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa sono intervenuti il generale Massimo Mennitti - capo del V reparto del comando generale, il contrammiraglio Angelo Virdis - capo ufficio pubblica informazione e comunicazione della Marina Militare, il colonnello Gianni Massimo Cuneo - comandante centro sportivo Arma dei Carabinieri, la prof.ssa Antonella Viola - direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza e il dr. Luca Primavera, direttore generale dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza.
Nell'introdurre l'evento, il generale Massimo Mennitti, capo del V reparto (relazioni esterne) del comando generale dell'Arma dei Carabinieri, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, che coniuga beneficienza, ricerca scientifica e sport, forte del sostegno dell'Arma dei Carabinieri e della Marina Militare "sempre attente a promuovere il valore della solidarietà".
“Questa Staffetta è una manifestazione che ritengo centrale perché Città della Speranza e IRP insieme agli atleti delle armi dello Stato Maggiore hanno la possibilità di avvicinare le persone, i nostri cittadini. Ho sempre sostenuto che la ricerca e la scienza non si fanno solo nei laboratori dichiara Antonella Viola – direttrice scientifica di IRP Città della Speranza – sono anche divulgazione. Grazie ad eventi di portata nazionale come questo riusciamo ad esempio a raggiungere ed incuriosire le nuove generazioni ad avvicinarsi a materie che sono percepite come ostiche ma che, in realtà, rappresentano nuove professioni e nel nostro caso nuovi traguardi nella ricerca oncologica pediatrica”.