Nel primo pomeriggio, il commissario generale della polizia federale del Belgio, Catherine De Bolle, si è recata in visita al comando generale dell’Arma dei Carabinieri.
Ricevuta dal comandante generale Tullio Del Sette, dopo gli onori di rito e un breve colloquio di benvenuto con scambio di simbolici doni, si è intrattenuta con i vertici dell’Arma per rafforzare i rapporti di amicizia e di collaborazione tra le due forze di polizia e approfondire in particolare le possibili forme di cooperazione in materia di contrasto al terrorismo e di scambio informativo.
Tutti ricordiamo i gravi episodi avvenuti sul territorio belga il 22 marzo 2016: dall’attentato all’aeroporto di Zaventem, all’esplosione presso la fermata Maelbeek della metropolitana di Bruxelles, nei pressi del quartiere sede delle istituzioni europee. Certamente l’incontro si è svolto tra Paesi e autorità di polizia che hanno ben presente il tema, considerato che l’Italia ha vissuto sulla pelle la dolorosa stagione degli anni di piombo.
In questa ottica il commissario generale si recherà domani in visita al comando del ROS, per un incontro con quel comandante, generale Giuseppe Governale, dove verrà trattato il tema del contrasto alla minaccia terroristica. Il ROS è fortemente impegnato contro l’eversione internazionale, basti ricordare il fermo dell’ottobre scorso nei confronti di tre nordafricani, rintracciati tra Savona, Torino e Milano, indagati per associazione e arruolamento con finalità di terrorismo internazionale, o l’operazione anti Isis condotta a Roma nel mese di marzo 2016, che ha portato all’arresto di due macedoni e all’emissione di un terzo provvedimento a carico di un “foreign fighter” ritenuto di stanza in Iraq.
L’incontro odierno segue la conferenza organizzata dall’ambasciata del Belgio sul tema, tenutasi ieri alla presenza del ministro dell’interno belga, Jan Jambon, della De Bolle e di esponenti del ministero dell’interno e delle forze di polizia italiane.