Da oggi fino al 19 giugno 500 delegati di 129 paesi si confronteranno sull'argomento e nell’ambito di sette gruppi di lavoro a composizione regionale (Sud America, Caraibi, Nord/Centro America, Sud/Centro Asia, Europa, Africa, Sud Est asiatico), affronteranno le problematiche del riciclaggio degli immensi proventi del narcotraffico.
L’International Drug Enforcement Conference nasce nel 1983 su iniziativa della Drug Enforcement Administration (DEA) a livello regionale e successivamente si estende a livello mondiale. L’italia è membro dal 2003.
La conferenza, organizzata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del ministero dell’interno, con il patrocinio della Drug Enforcement Administration (DEA) statunitense, ha come obiettivo il coordinamento delle politiche antidroga, la condivisione delle relative informazioni e lo sviluppo di una strategia operativa tesa al contrasto del traffico illecito di stupefacenti.
I lavori sono presieduti dal direttore centrale per i servizi antidroga, il generale della guardia di finanza Andrea De Gennaro, insieme al direttore della DEA, Mrs. Michele M. Leonhart.
La conferenza stampa della giornata di apertura ha avuto come relatori il generale della guardia di finanza Andrea De Gennaro, il ministro dell'interno Angelino Alfano, il capo della polizia di stato Alessandro Pansa e James L. Capra, funzionario delle operazioni DEA.
Tutti si sono dichiarati contrari alla legalizzazione delle sostanze stupefacenti e "occorre - come ha sottolineato il ministro Alfano - contrastare al massimo il cyber-crime, perché nel cyber-crime la droga c'è eccome!".
Il generale De Gennaro ha poi spiegato che "da circa due anni, all'interno della Direzione Centrale del Servizio Antidroga, è attiva un'articolazione chiamata sezione drug-online, che comprende personale addestrato dalla polizia delle telecomunicazioni, che monitora costantemente, per poi segnalare ai reparti investigativi e alle forze di polizia, quando vengono individuate delle spedizioni. Su questo aspetto è in corso anche l'attuazione di un progetto, finanziato dalla Comunità Europea, che comprende, oltre alle forze di polizia, anche la partecipazione dell'agenzia delle dogane, ed è un progetto che sta dando già dei risultati operativi interessanti".
A seguire, nel salone dove erano presenti le delegazioni, c'è stato un intervento di don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele onlus.Nei prossimi giorni saranno presenti inoltre, tra gli altri relatori, Kathleen Doherty, vice ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la repubblica Italiana e la repubblica di San Marino, il dr. Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, Don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele Onlus e Mr. Wil van Gemert, vice direttore operativo di EUROPOL.
Chiuderà la manifestazione, il giorno 19, l’intervento del senatore Pietro Grasso, presidente del senato della repubblica italiana, e il 20 giugno 2014, i delegati saranno ricevuti in Vaticano, in udienza privata, dal sommo pontefice.
Numerosi gli stand con prodotti utilizzati nel contrasto al traffico di stupefacenti, dai tester identificativi per droga, ed esplosivi, utilizzati in ambito forense, all'equipaggiamento utilizzato per rilevare merce di contrabbando.
Cos'è la DCSA
La DCSA, istituita nel 1991, è composta da personale interforze, con paritetica rappresentanza della polizia di stato, dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza ed è retta, con rotazione triennale, da un dirigente generale della polizia di stato, da un generale di divisione dell'arma dei carabinieri e da un generale di divisione della guardia di finanza.
La missione istituzionale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga è quella di coordinare le attività delle forze di polizia per il contrasto al traffico di stupefacenti.A tal fine la DCSA individua le convergenze investigative tra le varie operazioni contro il narcotraffico e promuove le indagini dentro e fuori il territorio nazionale; sviluppa i rapporti con i corrispondenti servizi delle polizie estere presenti anche in Italia e con gli enti nazionali ed internazionali preposti alla prevenzione del fenomeno; cura la ricerca operativa, l’analisi e la formazione antidroga; gestisce la rete degli esperti antidroga nelle aree di produzione o transito delle sostanze stupefacenti.
Monica Palermo