A coloro che seguono l'evoluzione del campo militare non sarà sfuggito che dopo Cyber Warfare, Information Warfare e Hybrid Warfare, è sempre più comune leggere di Cognitive Warfare, allora ho pensato che potesse essere utile fare un po' di chiarezza, per quanto possibile.
Per prima cosa è necessario richiamare alla mente il significato dei termini e le definizioni di base.
Se guardiamo sulla Treccani, leggiamo che cosa significa "Cognitivo": "Che riguarda il conoscere; in psicologia, processi c., i processi implicati nella conoscenza (percezione, immaginazione, memoria, tutte le forme di ragionamento), intesi funzionalmente come guida nel comportamento; psicologia c., lo stesso che cognitivismo; scienza c., campo di studio interdisciplinare (costituito da intelligenza artificiale, psicologia, linguistica, neuroscienze e filosofia della mente) che ha per oggetto i processi cognitivi umani, dalla percezione all’apprendimento, dalle strategie inferenziali all’elaborazione dell’informazione.
Detto ciò, cerchiamo ora assieme una definizione attendibile per "Cognitive Warfare" nei siti istituzionali militari dei principali paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Russia, Cina e delle principali organizzazioni internazionali come la NATO, e proprio da quest'ultima iniziamo.
Sul sito Innovation Hub è possibile trovare diversi riferimenti agli studi in corso relativi al "Cognitive Warfare Project", tra questi è interessante leggere "The Cognitive Warfare Concept" di Bernard Claverie e François du Cluzel che parlano chiaramente di "sesto dominio" e danno la definizione seguente di Cognitive Warfare:
"Cognitive warfare is the art of using technological tools to alter the cognition of human targets, who are often unaware of any such attempt - as are those entrusted with countering, minimizing, or managing its consequences, whose institutional and bureaucratic reactions are too slow or inadequate."
Nello stesso studio si dice che il termine Cognitive Warfare è stato usato con questo significato per la prima volta negli Stati Uniti, nel 2017. In quell'anno il generale americano Vincent R. Stewart (USMC, director, Defense Intelligence Agency), nel corso di una conferenza parlò di come le guerre moderne siano delle guerre cognitive in cui il controllo delle informazioni serve a manipolare il nemico. Per dirla con parole semplici: "...it is to know what to do and when to do it... and if you don’t control information or your decision-making cycle is disrupted, or your cognitive ability is degraded, then you are not able to win or fight effectively.”
Per gli autori dello studio, la guerra cognitiva è possibile sfruttando al meglio l'intersezione di due aree: "...PSYOPS and influence operations (soft power)" e "cyber operations" (cyber defence) intended to degrade or destroy physical information assets on the other."
In questo specchio, tratto dallo studio, si capisce quali siano le differenze tra il dominio delle PSYOPS e quello della Cognitive Warfare.
Come si può notare la Cognitive Warfare è in qualche modo una evoluzione delle PSYOPS, grazie alle possibilità offerte dall'impiego di nuove tecnologie e di nuove conoscenze sui processi cognitivi umani.
Naturalmente gli studi sulla Cognitive Warfare sono solo agli inizi, per cui avremo modo di approfondire.
A questo punto credo sia chiara l'importanza di studiare questo nuovo dominio non fosse altro che per essere in grado di capire meglio cosa accade intorno a noi e cosa potrebbe accadere con l'introduzione di alcune nuove tecnologie, una per tutte, gli impianti cerebrali recentemente annunciati tra gli altri da Elon Musk.
Per approfondire:
- cognitivo in Vocabolario - Treccani
- CW documents | Innovation Hub (innovationhub-act.org)
- Cognitive Warfare Will Be Deciding Factor in Battle | AFCEA International
- China using ‘cognitive warfare’ to intimidate Taiwan, says president Tsai | Taiwan | The Guardian
- The Future of China's Cognitive Warfare: Lessons from the War in Ukraine - War on the Rocks
- Elon Musk’s company aims to test brain implant in people (breakingnews.ie)