Un’aliquota della brigata marina San Marco ha preso parte al deployment del 26th Marine Expeditionary Unit (MEU) in Europa - importante presenza del corpo dei Marines americani e della U.S. Navy – che opera come forza di pronto intervento in caso di crisi internazionali nonché in supporto in caso di eventi di natura emergenziale.
L’incontaminato ambiente norvegese ed il clima in continuo mutamento del circolo polare artico hanno ospitato dal 7 al 21 agosto 2023 un’esercitazione di fondamentale importanza per incrementare l’interoperabilità e migliorare la partnership strategica tra Stati Uniti, Italia e Norvegia, nonché utile per migliorare le competenze delle forze anfibie in un ambiente tipicamente montuoso e artico.
L’esercitazione segna la prima delle attività addestrative e operative del 26th MEU nel corso della sua permanenza nell’area di operazione in Europa. L’obiettivo principale dell’esercitazione è proprio quello di integrarsi ed addestrarsi con forze alleate.
La brigata marina San Marco ha partecipato all’esercitazione Norway Bilateral 23, esercitazione bilaterale tra Norvegia e Stati Uniti, con un plotone assalto del 1° reggimento San Marco e due ufficiali impiegati all’interno dello staff del 26th MEU.
Il plotone assalto è stato integrato all’interno di una compagnia di fucilieri dei Marines, svolgendo assieme ad essa le numerose attività che si sono succedute nel corso delle due settimane e formando con essa un’unica Unità coesa. I due ufficiali hanno invece seguito da vicino tutti gli step pianificativi che portano alla realizzazione di una articolata e multiscalare attività addestrativa.
L’esercitazione è stata incentrata su attività in poligono, durante le quali i fucilieri hanno avuto la possibilità di prendere confidenza con equipaggiamenti diversi e di sperimentare movimenti e procedure tattiche differenti, attività volte a verificare le capacità di movimento e combattimento in ambiente montano in modo congiunto ad unità di fanteria meccanizzata, testare le capacità e le tecniche di sopravvivenza in ambienti artici e a climi rigidi ed infine confrontare le procedure operative standardizzate in ambito terrestre ed anfibio con quelle di Paesi alleati ed amici.
L’elevata capacità di adattamento e lo spirito di accrescimento professionale, che contraddistinguono da sempre i Fucilieri della brigata marina San Marco, insieme alla naturale attitudine all’addestramento e alla crescita personale e lavorativa, hanno permesso una virtuosa e pressoché totale integrazione con i Marines e le truppe norvegesi, consentendo un confronto, costruttivo e appagante, su quelle che sono le differenti dottrine e procedure tattiche.
L’interazione con il 26th MEU e la partecipazione alle attività addestrative assieme ai partner della NATO, si confermano preziose opportunità addestrative per i fucilieri di Marina, in un contesto vasto e ampio a livello internazionale, garantendo la completa integrazione ed interoperabilità con forze militari dei Paesi alleati.