È tradizione che gli allievi della prima classe imbarcati sulla Nave Scuola Amerigo Vespucci per la loro campagna d’istruzione si riuniscano per dar vita ad un corso.
La scelta del nome del corso è il coronamento di un anno di formazione durante il quale gli allievi hanno potuto rafforzare lo spirito di corpo, dando prova della loro capacità di sacrificarsi per l’altro nell’affrontare sfide comuni.
La nascita del corso simboleggia altresì il passaggio ad un’idea più matura di classe, in cui ogni aspetto individualista lascia il posto ad un sincero sentimento di comunità e di famiglia.
Nel solco di questa tradizione, il 6 settembre 2023, al largo delle coste colombiane del Mar dei caraibi, gli allievi della prima classe 2022/23 hanno urlato al mare il loro nome: HURAKAN.
Il nome richiama quella che, nella cultura maya, era la divinità del fuoco, del vento e delle tempeste; nonché spirito creatore e origine della vita.
La prima classe 2022/23 ha voluto prendere ispirazione dalle culture dei popoli del Centro America per sottolineare l’eccezionalità dei luoghi in cui nasce il corso, mentre Nave Vespucci è impegnata nel giro del mondo fino al febbraio 2025.
L’anno 2022/23 è stato, per giunta, l’anno della “rinascita” dalle restrizioni covid: di conseguenza, la classe ha potuto rivivere a pieno molteplici eventi e tradizioni, ritornando alla “normalità” della vita accademica dopo 3 anni di limitazioni. Anche nel solco di questo rinnovamento, la classe ha voluto un chiaro rimando alla figura del dio Hurakan, nella sua accezione di signore della creazione e della vita.
La bandiera del corso raffigura il dio maya Hurakan che, come da tradizione locale, è rappresentato con una coda di serpente. Nella mano destra, una civiltà annientata da una tempesta rappresenta la distruzione. Nella mano sinistra, il fuoco è simbolo della vita e della rinascita di una nuova civiltà.
Il messaggio che il corso ha voluto far trapelare è quello del rinnovamento, dell’affermazione di una nuova identità dopo un intenso periodo di sfide affrontate nell’unità che caratterizza un corso.
È nel solco di questa unità che nasce il motto: adversa nos genuit ut invicti crevimus, “le avversità ci hanno forgiato così che sorgessimo invitti”. Nella scelta dello stesso, la classe ha voluto un chiaro rimando al corso Invicti 1976-1980.
Inoltre, a simboleggiare il passaggio all’Equatore nonché le zone del Sud America in cui la prima parte della campagna si è svolta, si trova la costellazione della Croce del Sud.
L’elmo poggiato alle colonne richiama il corso del comandante alla classe: Mirmidoni 2005-2010.
Con queste premesse e nel rispetto di questi valori, il corso Hurakan guarda al futuro con determinazione e fierezza, nella certezza che ogni sfida potrà essere affrontata con l’unità e la coesione che caratterizza un corso.