Dal 11 al 29 settembre, nella più ampia cornice dalla partecipazione nazionale alla NATO Maritime Unmanned System Initiative (MUSI) con particolare focus alla difesa delle infrastrutture critiche subacquee (Critical Underwater Infrastructures CUI), la fregata antisommergibile Carabiniere ha preso parte al ciclo sperimentativo e addestrativo costituito da due eventi, rispettivamente indicati come Robot Experimentation and Prototyping augmented by Maritime Unmanned System (REPMUS) e NATO Dynamic Messenger (DYMS); attività condotte in mare con cadenza annuale, ospitate e organizzate dalla marina portoghese e dalla NATO, presso le aree di Sesimbra e la Penisola di Troia.
In questo contesto l’unità italiana ha solcato le onde dell’Oceano Atlantico partecipando alla più grande sperimentazione tecnologica in area euro-atlantica afferente i test, lo sviluppo e l’impiego di mezzi unmanned (circa 100) di varie tipologie: terrestri, navali, subacquei e aerei.
Alle due fasi sperimentale/addestrativa, intervallate da un distinguished visitors day che ha visto la partecipazione di alte cariche politiche portoghesi e militari della NATO, hanno preso parte 14 Paesi dell’Alleanza e 4 nazioni osservatrici, che hanno impiegato gli innovativi sistemi a pilotaggio autonomo presentati dalle industrie di riferimento e dai centri di ricerca del settore, con l’obiettivo di sviluppare le capacità operative di tali mezzi in molteplici scenari, tra i quali la difesa delle infrastrutture subacquee, la lotta antisommergibile, le operazioni anfibie, il dragaggio mine, il controllo dell’inquinamento marino e finanche la ricerca e soccorso.
La partecipazione nazionale ha registrato un’intensa attività di preparazione che ha coinvolto nella fase esecutiva i rappresentanti del centro di supporto e sperimentazione navale (CSSN) della Spezia e tecnici di Leonardo e Fincantieri imbarcati a bordo di Nave Carabiniere, del comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG) e del centro di programmazione della Marina Militare (MARICENPROG). L’attività ha consentito di testare ed integrare i droni nazionali e internazionali con due sistemi di Comando e Controllo non classificati dei droni imbarcati a bordo (Combat Management System REPMUS di LEONARDO e Unmanned Management System di FINCANTIERI NEXTech).
L’evento ha riscosso un ampio apprezzamento da parte di tutti i partecipanti che, in cooperazione, hanno portato avanti i requisiti di interoperabilità, integrazione ed interscambiabilità dei vari prototipi.
Nave Carabiniere, specializzata nella lotta anti-sommergibile, ha supportato le industrie nazionali, confermando le proprie doti intrinseche di flessibilità ed alta valenza tecnologica anche per lo sviluppo dei “sistemi del futuro”.