Il 21 dicembre 2023, presso il Castello Svevo di Brindisi, sede della brigata marina San Marco, si è svolta la cerimonia di chiusura del 16° corso Recon.
Tre giovani Fucilieri di Marina hanno ultimato con successo il più duro e lungo processo di selezione e addestramento presente nella componente specialistica per entrare a far parte della compagnia nuotatori paracadutisti del 1° reggimento San Marco deputata ad effettuare attività di ricognizione e bonifica delle mine e demolizione degli ostacoli antisbarco. La ricognizione terrestre del litorale e in profondità all'interno dell'area di operazione sino ad obiettivi sensibili è una pietra miliare della componente che affonda le proprie radici a metà del secolo scorso.
Le unità di fanteria altamente specializzate, élite della forza da sbarco, vantano diversi metodi di infiltrazione, una spinta capacità di lavorare in maniera isolata e un'autonomia operativa degna di nota, riuscendo ad operare agilmente in acqua ed a terra, riuscendo a raggiungere zone impervie impossibili da accedere con mezzi convenzionali.
Personale, dunque, con caratteristiche uniche nel panorama nazionale, che ha maturato negli anni un expertise di alto livello, riconosciuto anche in ambito internazionale, grazie anche alle diverse interazioni con le componenti specialistiche dei Paesi Alleati.
Il Recon rappresenta oggi una pedina fondamentale per le operazioni anfibie: di fatto il “ruggito silenzioso" dei primi leoni che toccano terra. Grazie al loro contributo e importante sforzo, le unità di manovra che seguono sono in grado di poter compiere il proprio lavoro a distanza di poche ore avendo una preliminare conoscenza della situazione a terra. Con queste parole il comandante della brigata marina San Marco, contrammiraglio Massimiliano Grazioso, ha voluto sintetizzare il ruolo del delicato assetto.
I giovani Recon onoreranno i valori in cui hanno creduto e per i quali hanno combattuto i loro predecessori, sempre orgogliosi e fieri di indossare le insegne del Leone Alato.