Il comandante in capo della squadra navale della Marina Militare a Northwood per la conferenza dei comandanti operativi marittimi della NATO

(di Marina Militare)
29/04/24

"Migliorare la prontezza e la capacità di operare in ambiente multi-minaccia e multi-dominio" è stato il tema dell’annuale conferenza dei comandanti operativi marittimi della NATO (MOCC) svoltasi, dal 16 al 18 aprile, nella sede del quartiere generale dell’allied maritime command (MARCOM) a Northwood, nel Regno Unito. "In questi due giorni – è stato il resoconto del comandante di MARCOM, l’ammiraglio della Royal Navy Mike Utley -, con i capi delle marine alleate abbiamo affrontato e approfondito temi legati alle nostre relazioni al fine di rafforzare ulteriormente la coesione della NATO. Ogni alleato porta la propria esperienza, le capacità e le strategie per un obiettivo comune: unire le nostre forze in un'unica entità".

Nel corso del meeting è stato confermato il ruolo fondamentale delle forze navali della NATO nel garantire la sicurezza delle linee di comunicazione marittime e la salvaguardia della libertà di navigazione a sostegno delle economie delle nazioni. "Per oltre sette decenni – è stato ricordato -, le forze marittime della NATO si sono adattate all'ambiente di sicurezza in continua evoluzione dell'area euro-atlantica per garantire la consapevolezza e la preparazione marittima per difendersi da qualsiasi aggressore. E in un momento storico critico come quello che stiamo vivendo il nostro compito è quello di rafforzare la difesa collettiva dell'Alleanza".

La Marina Militare Italiana ha preso parte al MOCC con l’ammiraglio Aurelio De Carolis, comandante in capo della squadra navale che, nell’illustrare l’impegno della Marina Militare, ha confermato l’importanza di continuare a condurre attività operative ed esercitazioni insieme per testare ed eventualmente migliorare le capacità di intervento collettivo, investire nella protezione delle infrastrutture nazionali critiche e ricercare tutte quelle soluzioni tecnologiche finalizzate ad ottimizzare l’impiego del personale e dei mezzi. "Oggi – ha detto l’ammiraglio De Carolis – abbiamo 40 unità in mare, di cui 8 fuori dal Mediterraneo, per un totale di 3.400 persone impiegate per assolvere agli impegni oltre i confini nazionali. La Marina Militare italiana oggi detiene il comando tattico di tutte le missioni navali europee attive: Atalanta, Aspides e Irini, della TF 153 nell’ambito delle combined maritime forces, oltre che delle operazioni nazionali Mediterraneo Sicuro e Gabinia nel Golfo di Guinea, a garanzia della sicurezza marittima, dei regolari traffici economici e nella Difesa a tutto tondo della Nazione."

Il MARCOM è il comando centrale di tutte le forze marittime della NATO. Come le sue controparti terrestri e aeree (LANDCOM e AIRCOM), MARCOM supporta costantemente i comandi delle forze congiunte (JFC) e risponde direttamente al quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE).