Si è tenuta stamani a Civitavecchia, alla presenza delle più alte cariche istituzionali della Difesa e della Marina Militare, la celebrazione annuale della Giornata della Marina che commemora l'anniversario dell'Azione di Premuda del 10 giugno 1918, un'importante e audace operazione navale della Prima Guerra Mondiale.
Durante la cerimonia, le navi Paolo Thaon di Revel e Francesco Morosini hanno ricevuto la bandiera di combattimento e lo stendardo di Nave Vulcano è stato insignito della medaglia d’oro al merito di Marina per il suo eccezionale servizio di assistenza sanitaria ai pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza, come nave ospedale nell’ambito dell’operazione Levante.
"La Marina Militare sta affrontando sfide significative, dal Mediterraneo all'Estremo Oriente e su molteplici fronti: dalla libertà di navigazione alla sicurezza nell’ambiente subacqueo, essenziali per la nostra prosperità ogni Forza Armata è fatta di tecnologia, competenze e investimenti ma si basa soprattutto sul cuore e sullo spirito delle persone che la compongono. – ha affermato il ministro della Difesa Guido Crosetto - La Marina Militare è apprezzata in tutto il mondo proprio per questo. Ogni giorno, le donne e gli uomini della Forza Armata dimostrano uno straordinario spirito di servizio e una professionalità che rende onore all’Italia, che rende orgoglioso me, quale ministro della Difesa, e tutto il Paese".
Durante il suo intervento, il capo di stato maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha sottolineato che “Come allora, così oggi, per terra, mare e cielo, nello spazio, nel trasversale mondo cibernetico, in contesti operativi nuovi e molteplici, le donne e gli uomini con le stellette danno il loro contributo con determinazione e spirito di sacrificio, per la pace e la stabilità internazionale in ossequio ai principi della nostra Costituzione - ed ha aggiunto che - Oggi operiamo nell’ambito di missioni e operazioni che spaziano attraverso 7 fusi orari, in scenari di ampiezza operativa crescente e in un quadro generale di sicurezza sempre più deteriorato e minacciato da scontri e conflitti di varia natura, che agiscono quale acceleratori di instabilità”. Nel prosieguo del suo discorso, il capo di stato maggiore della Difesa ha ricordato che “Non è un caso che attualmente il Paese stia esprimendo posizioni di leadership, nell’ambito delle linee di comando, e fornendo assetti pregiati a tutte le operazioni navali sotto egida dell’Unione Europea: le operazioni Irini, Atalanta e Aspides ne sono l’evidenza, e che tali esempi promuovono non solo deterrenza militare e proiezione strategica, ma servono a favorire quella straordinaria Naval Diplomacy che è indispensabile per affermare i valori della pace, della mutua cooperazione e dello sviluppo reciproco, oltre che promuovere il 'modello Italia' nel suo complesso”.
“Da due anni stiamo producendo uno sforzo con numeri da record. È semplicemente l’impegno che ci è richiesto dall’essere la Marina di un Paese la cui sicurezza e benessere sono fortemente legati al mare. – ha dichiarato il capo di stato maggiore della Marina ammiraglio di squadra Enrico Credendino - Stiamo investendo le nostre migliori risorse nella dimensione subacquea, sempre più contesa e competitiva. Il Polo Nazionale della Subacquea ha creato un ecosistema per essere protagonisti con le eccellenze nazionali. Abbiamo avviato numerose iniziative per migliorare la condizione del personale e per innalzare la sostenibilità dei carichi di lavoro, affinché le risorse siano focalizzate sul nostro core business, andar per mare e voi giovani siete la nostra risorsa più strategica; mettetevi in gioco per contribuire a far crescere la nostra Marina, certi che passione, cultura e valori vi porteranno a fare le cose migliori” – ha ribadito l’ammiraglio Credendino.