Mar Tirreno centrale, per la prima volta nella storia una rifornitrice, nave Etna, rifornisce di combustibile "verde" una nave della U.S. Navy e una della Marina Italiana. E' un momento molto importante di un percorso iniziato nel 2012 e che ha visto nel tempo lo sviluppo di un nuovo concetto strategico, la Flotta Verde - intimamente connesso con il programma di rinnovamento della flotta - e, per la U.S. Navy, la Great Green Fleet.
Prima di prendere il mare, il 25 maggio, a Taranto, la nave rifornitrice Etna ha imbarcato il combustibile sintetico che è stato quindi miscelato, per la prima volta, direttamente in un deposito di bordo realizzando così il Green Diesel. Ieri le navi rifornite sono state il cacciatorpediniere Andrea Doria (Marina Italiana) e Mason (US Navy). Dopo essersi affiancate e aver passato le apparecchiature che collegano, con un sistema di cavi d'acciaio in tensione, le navi in navigazione, i due "probe" di nave Etna - la parte terminale del tubo di rifornimento della rifornitrice - sono stati "incocciati" alle "campane" - la parte terminale del tubo circuito della nave rifornita - dei due cacciatorpediniere. Pochi istanti dopo è iniziato il pompaggio del combustibile verde nelle casse delle due navi.
L'attività svolta insieme dalle due marine serve a condividere i risultati delle ricerche e delle sperimentazioni condotte nel settore dei combustibili alternativi e a garantire l'interoperabilità dei carburanti impiegati attraverso prove pratiche come, appunto, il rifornimento in mare.
La sperimentazione del Green Diesel e il progetto Flotta Verde sviluppano misure di risparmio energetico per tutelare l'ambiente, attraverso la diffusione dei combustibili bioderivati. Il Green Diesel è un gasolio sintetico bioderivato, prodotto in Italia nella bio-raffineria Eni di Porto Marghera, che consente di ottenere un combustibile dalle caratteristiche chimico-fisiche comparabili al diesel di origine fossile, con il vantaggio, a differenza di altri combustibili di derivazione biologica, di essere non igroscopico e pertanto di avere un'elevata stabilità.
Flotta Verde non significa solo utilizzare il biocombustibile ma raccoglie un insieme di procedure, sistemi e predisposizioni, come i LED per l'illuminazione, le vernici speciali per gli scafi, gli assetti propulsivi economici, la pulizia delle eliche, alcuni già in atto che, insieme, permetteranno di ridurre i consumi e risparmiare centinaia di tonnellate di combustibile l'anno, oltre a contribuire al raggiungimento degli impegni assunti dall'Italia e dall'Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni d'inquinanti atmosferici e dei gas ad effetto serra.
Terminato il rifornimento e le procedure di distacco tutte le navi che hanno partecipato all'addestramento si sono allontanate e adesso sono in navigazione su rotte diverse. Durante il fine settimana, infatti, ognuna di loro visiterà un importante porto italiano, Napoli, Cagliari, Gaeta, Civitavecchia, Trieste, La Maddalena e Genova. La sosta nei vari porti sarà un'opportunità per promuovere anche a terra con la stampa e il pubblico che potrà visitare le navi, la Flotta Verde e la Great Green Fleet.