A bordo del Vespucci nasce il corso "Ateires"

(di Marina Militare)
05/09/16

Venerdì 2 settembre, a un anno dall'ingresso in Accademia Navale, 101 allievi riuniti nel locale "terza squadra" del Vespucci per scegliere il nome, il motto e la bandiera di corso, sono saliti sui pennoni per issare la propria bandiera sull'albero di maestra e urlare alle tumultuose e fredde acque del Mare Nord per la prima volta il loro nome: Ateires (pron. Ateirès).

Scesi in coperta gli allievi sono stati accolti da getti d'acqua delle manichette con le quali l'equipaggio della nave ha celebrato goliardicamente l'evento, una tradizione che accomuna ogni ufficiale che ha frequentato l'Accademia e che rimarrà scolpito nella memoria degli allievi per tutta la loro carriera.

Ateires significa invincibile, inflessibile, indomabile. Usato nella tradizione greca per indicare la durezza e l'indissolubilità dei metalli con cui quali erano forgiate le armi dei combattenti è impiegato anche per descrivere il cuore inflessibile e la fermezza d'animo, la forza invincibile e il temperamento indomabile degli eroi della mitologia classica.

Le prove alle quali gli allievi sono stati posti non hanno cambiato i loro animi che conservano la forza di volontà e custodiscono i valori della Marina. Il motto del corso, "Ubi alii vitant, intrepidi pugnamus" (i.e. Dove gli altri fuggono, noi intrepidi combattiamo), esprime la tenacia e lo spirito di sacrificio con i quali hanno già affrontato le prime sfide, certi di affrontare con altrettanta tenacia quelle che gli riserverà il futuro.