Nel primo pomeriggio di giovedì 2 febbraio, il sommergibile Pietro Venuti ha fatto ingresso per la prima volta nella rada di Taranto, per approdare alla base sommergibili nella stazione navale Mar Piccolo.
Al termine di un intenso periodo di addestramento in mare - accompagnato da altri due sommergibili, Todaro e Longobardo e da tre navi, Mimbelli, Espero e Alpino - il Venuti, con a bordo il comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, e il comandante dei sommergibili, ammiraglio di divisione Dario Giacomin, è transitato attraverso il canale navigabile del "ponte girevole".
Come da tradizione, il battello è approdato per la prima volta alla base sommergibili dove è stato accolto con una sobria cerimonia di benvenuto, alla presenza di tutte le autorità militari, in servizio ed in congedo, dell'area tarantina.
Durante la cerimonia di accoglienza del Venuti, venti neo-sommergibilisti hanno ricevuto dalle mani del più anziano della componente sommergibili, il luogotenente Giuseppe Giannotti, gli attestati di abilitazione che hanno di fatto sancito il loro ingresso nella componente subacquea.
Nelle allocuzioni degli ammiragli, parole di grande soddisfazione sono state espresse per l'arrivo nella flotta del sommergibile Venuti, sia per la Marina sia per la città di Taranto.
L'ammiraglio Giacomin, ha sottolineato l'importanza che riveste la città di Taranto per la forza armata e il legame affettivo che esiste da tempo con il territorio, i cittadini e le istituzioni; non a caso è proprio nella città dei due mari che si è consolidata la tradizione di far accogliere simbolicamente un sommergibile, di nuova costruzione, dalle altre unità, accompagnandolo fino al primo ormeggio. Il battello rappresenta il magnifico risultato raggiunto dalla Marina, il più avanzato sommergibile non nucleare esistente al mondo, in grado di contribuire alla sicurezza del Paese.
Nel suo discorso in chiusura di cerimonia, l'ammiraglio Marzano ha dapprima rivolto i migliori auspici ai neo abilitati - convinto che saranno all'altezza dei valori e delle tradizioni dei loro predecessori, come il secondo capo Pietro Venuti, medaglia d'oro al valor militare, di cui l'unità porta il nome - soffermandosi poi sul momento storico che vede la convivenza di rischi asimmetrici con quelli convenzionali, che presuppongono la disponibilità di mezzi moderni come il sommergibile Venuti e di equipaggi addestrati e motivati.
Il sommergibile Venuti, ultimo arrivato nella "famiglia" dei sottomarini della classe U212A, al comando del capitano di corvetta Antonio Salvatore D'Amico, è stato consegnato alla Marina lo scorso 6 luglio a La Spezia e ha completato con successo il tirocinio addestramento sommergibili.